Il porfido rotto davanti al suo bar non solo creava un’immagine di degrado ma rappresentava un serio rischio per i passanti che potevano inciamparvi. Ciro Galasso, collaboratore del titolare del bar Sempione di Intra, decide di porvi rimedio dopo che le ripetute segnalazioni al Comune negli ultimi due anni sono cadute nel vuoto. Il bar è in posizione centrale, con un plateatico affacciato sul lungolago e frequentato da numerosi avventori; quella bruttura nella pavimentazione era diventata inaccettabile.

Contattata un’impresa edile, Galasso procede al ripristino del porfido affrontando una spesa di 300 euro + iva.

L'amara sorpresa durante i lavori di rifacimento

Ma durante i lavori l’amara sorpresa. Il Comune, assente a tutte le richieste di sistemazione, improvvisamente compare inviando sul posto una pattuglia di polizia municipale. Il Galasso, privo dell’autorizzazione per i lavori di rifacimento, si vede comminare una sanzione di 862,50 euro per violazione dell’articolo 21 comma 1 del Codice della Strada.

Non si possono eseguire lavori su aree di pubblico passaggio se non sono regolarmente autorizzate. La multa salata di per sé disturba ma il fatto più inquietante è che unitamente alla sanzione la polizia municipale intima il ripristino della pavimentazione per riportarla a com’era prima della riparazione, vale a dire rotta.

E così Galasso si trova coinvolto in danno e beffa, dovendo sostenere nuovi costi per rompere ciò che aveva appena riparato.

Vige ugualmente l'art. 21 comma 1 nell'operazione di rottura?

C’è da chiedersi se per questo obbligo vige ugualmente l’articolo 21 comma 1 del codice della strada. Perché la storia potrebbe drammaticamente ripetersi con un nuovo intervento delle forze dell’ordine per un lavoro, quello ora di rottura, non autorizzato.

Una vicenda indubbiamente kafkiana, quella del Signor Galasso, che la dice lunga sulla situazione dei piccoli medi commercianti che si trovano sempre più vessati da brogli burocratici. “Che senso ha? - comunica il Galasso - prima di rompere il porfido tenterò un dialogo con il Comune.”