Il killer responsabile della strage più efferata degli ultimi tempi rideva soddisfatto mentre, ad una ad una, uccideva le sue vittime. Questo è quanto riportato dai sopravvissuti al massacro, che hanno riferito gli avvenimenti di quella sera. Alcuni sono riusciti a scampare alla strage soltanto fingendosi morti. Il killer avrebbe telefonato al pronto intervento americano proclamando a chiare lettere la sua cieca fedeltà all'Isis. 

Secondo quanto riferito dai medici curanti, dei 27 sopravvissuti alla strage, 6 versano in gravi condizioni.

Le testimonianze dei sopravvissuti

Il killer Omar Mateen, responsabile della strage di Orlando, si beava del suo compito. Nell'ascoltare le suppliche delle sue vittime, sogghignava, soddisfatto della sua opera: è quanto riportano le testimonianze di alcuni sopravvissuti al massacro.

In un'intervista rilasciata alla CNN, Norman Casiano, di 25 anni, ha dichiarato che il killer rideva soddisfatto mentre, ad una ad una, uccideva le sue vittime. Il ragazzo ha dichiarato che "Rideva, e quel suono rimarrà nella mia testa per sempre" e ha aggiunto: "Era pura malvagità". Un altro superstite, che si è salvato per miracolo soltanto fingendosi morto, riporta di una telefonata fatta dal killer al pronto intervento americano, il 911, durante la quale avrebbe sostenuto la sua cieca fedeltà all'Isis.

Attualmente, secondo quanto affermato i medici incaricati delle cure dei feriti, dei 27 sopravvissuti alla strage del Pulse di Orlando, 6 versano in condizioni gravissime. 

La moglie avrebbe tentato di dissuaderlo

Secondo quanto dichiarato dalla moglie del killer, Noor Mateen, la donna avrebbe cercato in tutti i modi di dissuadere il marito dal compiere un attacco. Si trovava con lui quando l'uomo acquistò le armi e lo accompagnò lei stessa al Pulse, tempo addietro, perché effettuasse una ricognizione strategica. Sembra che la donna stia collaborando con gli inquirenti, anche se le autorità stanno valutando la possibilità di incriminarla per non aver rivelato quanto sapeva della strage imminente.