Il bagno di sangue compiuto nella notte del 12 Giugno ad Orlandoè la peggior strage compiuta con armi da fuoco in America (non considerando l'11 Settembre e altri attentati con bombe). Nella terrificante sera del 12 Giugno, la discoteca Pulse, frequentata spesso da coppie omosessuali, viene rasa al suolo dai colpi di pistola di Omar Mateen. La guardia giurata nasce nel 1986 in America, da genitori Afgani e ieri sera si è ritrovato a devastare un locale con una pistola, una mitragliatrice e un'altra arma non identificata, facendo una carneficina di povere e ignare persone che si divertivano ballando.

Il Washington Post ha affermato che il padre del killer sarebbe un sostenitore dei talebani e secondo il governatore della Florida, Rick Scott, è un lampante atto di terrorismo. A confermalo ci aiuta anche l'agente Ronald Hoppe, FBI, che afferma: "Abbiamo indicazioni che questo individuo potesse avere inclinazioni nei confronti di questa particolare ideologia". L'omicida, infatti, era già noto alla FBI come simpatizzante per il califatto, segnalato nel 2013 e successivamente nel 2014.

Sappiamo tramite i social che l'Isis, attraverso la sua agenzia Amaq, abbia attribuito questa strage a un suo ''combattente''. Davanti a queste prove non possiamo negare che sia un atto terroristico più che omofobo.

Il killer mirava a uccidere una massa di persone in onore di Allah o a uccidere quella determinata massa di persone in onore del suo orgoglio personale? Tuttavia sappiamo che Omar Mateen si fosse infastidito qualche tempo prima nel vedere a Miami una coppia gay baciarsi. Siamo anche a conoscenza del fatto che Omar Mateen avesse un carattere un po irrequieto, come afferma l'ex moglie, che dice: "Non era una persona stabile",aggiungendo "una volta venne verso di me e iniziò a colpirmi solo perchè la lavatrice non era ancora finita o qualcosa di simile".

Siamo anche a conoscenza che questo stesso uomo è entrato in un locale e senza pensarci ha sparato contro il soffitto, pareti e persone. Alcuni riescono a uscire dal locale, altri terrorizzati sono preda di quella furia omicida e tenute in ostaggio per 3 ore, mentre 9 agenti di polizia cercano di porre fine a tale follia.

Alle 5 di mattina il killer è morto: si contano 53 feriti con 50 vittime, mentre 30 persone si sono salvate.