Scoperto dalla Guardia di Finanza di Napoli il trucco utilizzato da molti candidati per superare le selezioni dei concorsi nell’Esercito rispondendo esattamente alle domande dei test d’ingresso. La scoperta è stata fatta nel corso di una perquisizione effettuata nell’ambito dell’inchiesta in corso sui concorsi truccati nell’Esercito quando i finanzieri, coordinati dalla Procura di Napoli, hanno scovato un algoritmo in grado di fornire tutte le risposte esatte dei test.
Un algoritmo per rispondere esattamente ai test dei concorsi
Quello che hanno trovato gli investigatori nel corso delle perquisizioni è un vero e proprio algoritmo, in possesso di uno degli indagati, che attraverso la tracciatura del percorso delle crocette nelle caselle dei test permetteva di individuare le risposte esatte.
Sono stati ritrovati, nel corso delle perquisizioni, anche 100 mila euro in contanti, un tariffario ed elenchi di nomi. Secondo il ‘listino prezzi’ rinvenuto, il costo dell’aiutino variava a seconda del concorso (Polizia, Carabinieri o Esercito) e a seconda della prova della prova da superare.
Ad esempio, con 50 mila euro ci si assicurava il passaggio di tutte le prove di selezione, mentre erano sufficienti 20 mila euro nel caso in cui si fosse ricorso all’intervento degli intermediari solo dopo aver passato le prove fisiche.
Le indagini sui concorsi truccati nell’Esercito
E’ stata la denuncia di un candidato, al quale era stato proposto l‘affare, a dare il via alle indagini sui concorsi truccati nell’Esercito che vedono, al momento, 14 indagati. L’inchiesta, guidata dal pubblico ministero Stefania Buda e dal procuratore aggiunto Alfonso d’Avino della Procura napoletana, è ancora alle fase iniziali e promette sviluppi clamorosi, col coinvolgimento di personaggi ai vertici delle Forze Armate, oltre che componenti delle commissioni esaminatrici.
Potrebbero esserci responsabilità, inoltre, delle società che immettono i dati nei test, che avrebbero costruito l’algoritmo, oltre che di scuole private dove si svolgevano corsi di preparazione ai test e dove venivano contattati i potenziali clienti della truffa.