Il Parlamento italiano, a settembre, discuterà sulla legalizzazione della cannabis. In Abruzzo intanto un uomo è finito in carcere per colpa della cannabisFabrizio Pellegrini, un pianista 47enne che vive a Chieti, è affetto da fibromialgia, ma è stato messo in carcere perché sorpreso a coltivare cannabis. All'uomo quella sostanza serve per curarsi. 

Cannabis gli è costata 2 mesi di carcere

Il 47enne affetto da fibromialgia ha ottenuto, recentemente, gli arresti domiciliari ma non può curarsi con la cannabis.

Se solo riprovasse a coltivare le 'piantine verdi' violerebbe le prescrizioni e quindi tornerebbe in carcere. A sottolinearlo è stato, nelle ultime ore, l'avvocato difensore di Pellegrini, Vincenzo Di Nanna. Nel corso di una conferenza stampa, Di Nanna ha affermato che Fabrizio Pellegrini si trasferirà in un'altra regione per potersi curare. Il pianista necessita della cannabis per contrastare la sua patologia, ma l'Abruzzo attualmente non glielo permette. Dalla parte del 47enne, invece, anche la Garante dei detenuti di fatto, Rita Bernardini, che si è messa alla ricerca di una struttura dove Fabrizio possa curare la fibromialgia. 

A Fabrizio Pellegrini sono stati concessi gli arresti domiciliari lo scorso 2 agosto 2016, dopo 2 mesi passati in carcere.

I giudici hanno mostrato un po' di pietà nei confronti di un artista di strada che lotta da tempo contro una malattia che provoca mal di testa continui, astenia e dolori in varie parti del corpo. L'unica colpa del 47enne di Chieti è quella di curare la sua patologia con la cannabis; ecco perché è finito in carcere ed ora è ai domiciliari. Il problema è che ancora non può usare le 'piantine verdi' per curarsi, per lenire quei terribili dolori corporali, perché il disegno di legge per la legalizzazione della cannabis è ancora in discussione alla Camera. 

Solamente la cannabis può lenire dolori del pianista

L'unico strumento che il pittore e pianista di Chieti ha per contrastare la sua malattia è la cannabis.

Solo tale sostanza può rendere migliore la vita del 47enne. Pellegrini ha passato 50 giorni in carcere solo perché ha cercato di curarsi: ha coltivato quelle piantine non per guadagnare o per piacere, ma per combattere una brutta patologia. Molti politici si sono schierati dalla parte dell'artista di strada chietino, come Pippo Civati e Luigi Manconi. Massimo sostegno anche dello scrittore Roberto Saviano.