Torna nuovamente a tremare la terra nella penisola italiana. Nella notte una violenta scossa di Terremoto di magnitudo 6.0 (rilevata dai sismografi alle ore 3:36) ha devastato la provincia di Rieti provocando diversi morti e decine di feriti. Un evento che per portata e violenza fa tornare alla memoria l'anno 2009 quando una scossa devastò la città dell'Aquila in Abruzzo. Evento che ha amplificato la sua portata a causa dell'avvento notturno cogliendo la cittadinanza alla sprovvista.

Immediatamente è partita la macchina dei soccorsi con l'impiego da parte dell'esercito con mezzi speciali ed elicotteri utili a garantire i soccorsi a causa dell'impossibilità di giungere in modo celere sui luoghi dell'evento.

Amatrice, cittadina distrutta

Lì dove fino a poco prima delle ore 3:36 di mercoledi 24 agosto esisteva la cittadina di amatrice, di poco meno di tremila abitanti, ora esistono solamente macerie. Uno scenario drammatico quello che alle prime luci dell'alba si è presentato ai soccorritori. Un paese i cui edifici sono stati devastati dando vita ad uno scenario simile a quello facilmente riscontrabile in scenari di guerra.

Abitazioni distrutte, automobili sepolte dalle macerie riversate sulla strada e decine, forse centinaia (in attesa di ulteriori valutazioni), sono le persone rimaste sepolte e in fase di estrazione dai soccorritori.

A rendere tutto ancora più difficoltoso è la morfologia del territorio: le strade impraticabili non permettono un soccorso immediato e per questo motivo l'esercito è stato mobilitato con mezzi speciali insieme ad una serie di elicotteri fatti atterrare nelle poche zone nelle quali è stato possibile tra gli alberi della periferia aprire un punto di atterraggio. Una tecnica simile a quella utilizzata dalle forze speciali americane nella guerra del Vietnam, uno scenario che lascia tutti col fiato sospeso e in apprensione.

Colpite anche le cittadine di Accumoli, in provincia di Rieti, Pescara del Trento nel territorio di Ascoli Piceno ma anche i territori confinanti che hanno subito con meno effetti la forza distruttrice del sisma.