Il Fertility Day diviene popolare più per le polemiche che si sono create e che hanno invaso i social, che per il significato stesso che il ministro della salute Beatrice Lorenzin aveva voluto dare a questa giornata. La situazione è degenerata non appena sono cominciate a circolare delle cartoline con alcune immagini che hanno infuocato gli animi del popolo di internet, tanto che lo stesso Premier Matteo Renzi ha deciso di intervenire e distaccarsi da quanto stava avvenendo.
'Non sapevo niente di questa campagna. Comunque non conosco nessuno che fa un figlio perché vede un cartellone pubblicitario', questo il commento del Primo Ministro Renzi che cerca di buttare acqua sul fuoco.
Beatrice Lorenzin difende il Fertility Day come significato
Il ministro Lorenzin si dice disposta a togliere dalla circolazione le immagini ritenute scomode dall'opinione pubblica, ma difende l'inziativa in sé, perché affronta quello che è un reale problema per le donne ai tempi di oggi. 'L'infertilità è un problema di sanità pubblica e non può essere ignorato', dice il ministro ai microfoni.
Nonostante il governo abbia negato qualsiasi azione diretta nei confronti della campagna, oggi il sito dedicato al Fertility Day è stato reso irraggiungibile. Ancora non è chiaro chi sia stato a richiedere la chiusura della pagina web.
Angelino Alfano difende la campagna
'Per noi è una battaglia che comincia e che porteremo nella legge di Stabilità', queste le parole espresse dal ministro dell'Interno Angelino Alfano, che ritiene la campagna più che riuscita. L'obiettivo della campagna secondo lui era che se ne parlasse tanto, e quanto accaduto mostra che l'operazione è più che riuscita. Insomma un principio che riprende un pò la massima di Oscar Wilde che diceva 'Parla bene o male di me, ma basta che ne parli'.
Per Alfano il senso dell'iniziativa era solo fare breccia nell'opinione pubblica, in qualsiasi modo.
Roberto Calderoli scatenato contro la campagna
Il vicepresidente del Senato invece attacca duramente la campagna dichiarando che un governo il quale ha portato le famiglie alla 'fame', a non riuscire a mantenere la famiglia perché ridotte in condizioni di povertà, non può farsi promotore di una linea di pensiero del genere. Roberto Calderoli porta sul tavolo i dati Istat, che dimostrerebbero un dato allarmante: ben 5 milioni di italiani sono ridotti in condizione di povertà. Un governo che non investe in risorse per ridare linfa alle famiglie, non può chiedere alle donne di fare figli se non hanno possibilità di mantenerli. Calderoli dichiara che il Fertility Day è 'un insulto per tutte quelle famiglie che vorrebbero un figlio ma non possono permetterselo'.