Bernardo Caprotti, è scomparso ieri 1 ottobre all'età di 91 anni quasi compiuti (il suo compleanno, sarebbe stato il 7 ottobre prossimo); è stato il fondatore, nel 1957 della prima grande catena di supermercati italiani, la Esselunga. Allora, però, il supermercato situato in via Regina Giovanna si chiamava Rockfeller. Caprotti diede ai suoi supermercati il nome di Esselunga quando si rese conto che i clienti della sua catena erano soliti dire: "Il supermecato con la esse lunga".

Una catena di negozi quella della Esselunga che nella mattinata di lunedì 3 ottobre, a Milano, resteranno chiusi e con i segni di lutto in onore del loro fondatore. Lunedì stesso si svolgeranno i funerali dell'uomo, un imprenditore andato in pensione ad 86 anni. Caprotti, per il suo modo di condurre gli affari, è stato apprezzato da politici del centrosinistra come Pier Luigi Bersani e del centro destra, come Salvini.

Chi era Caprotti?

Bernardo Caprotti era figlio del proprietario di una azienda cotoniera situata in Brianza. Giovanissimo si laureò in Giurisprudenza per poi trasferirsi in Texas a lavorare come montatore meccanico.

A soli 26 anni di età, tornò in Italia ed iniziò a dirigere la ditta familiare. Successivamente, entrò nel mondo della grande distribuzione, ottenendo grande successo. Nel 2015 la rete di supermercati Esselunga in Italia erano 152, diffusi tra Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Veneto, Piemonte e Lazio. I suoi dipendenti erano 22 mila. Il fatturato annuo della catena di negozi ammontava a 7,3 miliardi di euro.

Esselunga sarà venduta?

Con la morte di Bernardo Caprotti, il futuro della Esselunga, sembra essere incerto. Il fondatore della catena di supermercati, per difendere la sua creatura dalla vendita, aveva estromesso dalle sue società anche i suoi due figli Violetta e Giuseppe, ma ora le offerte rimaste sul tavolo sono parecchie.

Il fondatore aveva rifiutato personalmente offerte anche molto prestigiose, come quelle della spagnola Mercadona e dall'americana Walmart, per non perdere il suo marchio e la sua indipendenza. Attualmente, potrebbe aprirsi una disputa per l'eredità tra i figli ed una vendita potrebbe portare ad una soluzione del problema. Tra gli offerenti attuali ci sono Cvc e Blackston che hanno mostrato interesse per questo impero economico valutato tra i 4 ed i 6 miliardi di euro, in base anche al numero di immobili e delle aree in cui sono situati i supermercati Esselunga.