Bernardo Caprotti, colui che ha innovato il modo di fare la spesa in Italia creandola prima catena di supermercati alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso, starebbe pensando di cedere Esselunga ad un nuovo imprenditore. Prossimo ai 91 anni che compirà nel prossimo mese di ottobre, il patron della catena di GDO lombarda avrebbe dato mandato a Citigroup di individuare il prossimo gestore dell'azienda di supermercati presente in Italia Centrale e in Italia Settentrionale con oltre 150 punti vendita e più di 21 mila dipendenti.

Il CdA di Supermarkets Italiani, il gruppo che gestisce direttamente la catena di negozi operante nel settore alimentare e nei generi di largo consumo, avrebbe deciso di ricorrere all'advisor statunitense, maggiore compagnia di servizi finanziari in tutto il globo, per valutare attentamente a chi cedere il futuro di questa importante realtà italiana; l'obiettivo è quello assicurare la stabilità dell'azienda nei prossimi anni e di garantire gli standard qualitativi che hanno caratterizzato la catena sin dalla fondazione.

A metà degli anni Duemila c'era già stato un interesse da parte della statunitense Wallmart e della catena di supermercati francese Carrefour, ma all'epoca Caprotti preferì rinviare la possibilità di cedere l'azienda di famiglia per ancora qualche anno, stavolta la scelta di lasciare la guida della SpA sarebbe maturata per assicurare la continuità della catena prima che i ricavi economici ottenibili. Il Ministro del Lavoro Poletti ha espresso la piena condivisione dell'idea del patron di Esselunga di orientare la scelta del futuro successore verso un imprenditore che abbia come interesse primario quello di svolgere la propria attività con alta professionalità e vigorosità, con la speranza che la proprietà dell'azienda valutata complessivamente fra i 4 e i 6 miliardi di euro possa rimanere in mano ad un italiano.

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