Numerose ricerche mediche, condotte su persone in età avanzata, hanno dimostrato che la certezza di avere uno scopo per cui valga la pena di vivere la giornata, un valido obiettivo da raggiungere, sono fattori che permettono di godere, con maggiore serenità e continuità, durante la notte, di un buon sonno ristoratore. Come dimostrato da Papa Francesco, che in una intervista di alcuni mesi fa ha affermato di dormire bene per almeno sei ore a notte, anche la preghiera e la capacità di affidare le proprie preoccupazioni a qualcuno che si ritiene sopra di noi, come Dio o San Giuseppe, sono fattori protettivi del sonno.

Hai uno scopo nella vita? Il tuo sonno migliora

Uno scienziato americano, Jason Ong, che lavora come neurologo alla Northwerstern University di Chicago, ha condotto una importante ricerca, somministrando ad 800 persone di età compresa tra i 60 ed i 100 anni un questionario, al fine di esplorare la loro motivazione esistenziale, mettendola poi in relazione con la qualità percepita del proprio sonno. È emerso così che le persone che sentivano di avere vissuto per degli scopi importanti nella loro vita o di averne altri davanti a sé, presentavano un numero minore di sintomi legati al sonno. Costoro infatti, presentavano meno apnee notturne ed una minore incidenza di casi di gambe senza riposo (cioè, quel bisogno incontrollabile di muovere le gambe mentre si è a letto durante la notte).

Anche se questa ricerca è stata condotta con soggetti appartenenti alla terza età ed alla vecchiaia, non è escluso che in presenza di uno scopo per il quale valga la pena vivere, il sonno non possa migliorare anche in altre fasce d'età, comprese quelle più giovanili.

Dormire poco e male incide sulla salute psicofisica

Una cattiva qualità del sonno oppure un sonno insufficiente per l'organismo possono avere effetti molto negativi sulla Salute cominciando da possibili alterazioni dell'umore a quelle del sistema immunitario che può indebolirsi.

Anche l'equilibrio ormonale ne può risentire, aprendo la strada all'obesità, in quanto dormire poco stimola la fame portando il soggetto insonne a preferire cibi ad alto contenuto calorico come quelli dolci e molto grassi ed a tralasciare, invece, di mangiare cibi come frutta e verdure. Spesso, poi, chi dorme poco oppure dorme molto male si sveglia con il mal di testa ed in particolare, con l'emicrania, malessere che a sua volta, incide molto sulla qualità della vita. E sulla spesa sanitaria.