Caprotti lascia il controllo di Supermarkets italiani alla figlia e alla moglie che consolidano il 66,7% del pacchetto azionario. Ciò garantisce a Donna Giuliana e Marina Sylvia la facoltà di gestire l'azienda e decidere su eventuali operazioni straordinarie in totale autonomia. I figli di primo letto Giuseppe e Violetta, nonostante le infinite controversie con il fondatore di Esselunga, detengono il rimanente 33,3% del gruppo.

La lettura del testamento deciso e firmato da Bernardo Caprotti è stato letto agli eredi presso gli uffici del notaio Carlo Marchetti, in Milano.

Piergaetano Marchetti presidente

Il compito di sedere al posto dell'insostituibile Bernardo Caprotti alla guida del gruppo, di certo non deve essere un compito semplice. "The show must go" recitava una celebre canzone, e così senza perdere tempo il nuovo cda di Supermarkets italiani coopta Piergaetano Marchetti e lo nomina presidente. I membri del consiglio hanno reso omaggio al fondatore per la straordinaria storia imprenditoriale di cui si è reso protagonista e che ha consentito a Esselunga un largo riconoscimento mondiale nel settore della grande distribuzione.

Nuovo assetto e primi provvedimenti

La scomparsa del patron di Esselunga consegna il controllo assoluto della holding alle sue donne predilette; Giuliana e Marina Sylvia. Mentre a Giuseppe e Violetta soltanto la quota legittima di 16,6% ciascuno, che sommate non bastano a intraprendere un'azione di minoranza. -"Faremo di tutto per salvaguardare il gruppo e rimarremo sempre vicini ai dipendenti"- dichiara Giuseppe Caprotti. Nessuna esternazione invece, da parte delle nuove donne forti. Intanto il consiglio prende le prime decisioni in virtù al nuovo assetto azionario congelando qualsiasi operazione riguardante la controllata Esselunga. Sono sospese le proposte avanzate da Cvc e Blackstone che nell'estate scorsa avevano iniziato a quantificare il valore della catena di supermercati più invidiata d'Europa. -"Il futuro è tracciato: che io ci sia oppure no, cambia poco-" scriveva Bernardo Caprotti ai sui amati collaboratori.