Dieci cittadini afghani, richiedenti asilo, sono stati arrestati nella giornata di ieri a trieste, per traffico di stupefacenti. La polizia è riuscita a localizzarli, durante un investigazione finalizzata a contrastare la formazione di una nuova rete di pericolosi spacciatori.
La dichiarazione del dirigente della squadra mobile
Il dirigente della squadra mobile Marco Calì, durante la conferenza stampa, ha dichiarato "Da un controllo della volante abbiamo trovato una modica quantità di hashish ad un ragazzino e siccome questo tipo di attività, non solo è illecita, ma lede un bene importante quale quello della salute pubblica di un minore, abbiamo concentrato gli sforzi investigativi, coordinati dalla procura della Repubblica di Trieste, per individuare questo nuovo gruppo, come già avevamo fatto alcuni mesi fa.
Sostanzialmente sono notevoli, parliamo sempre di un gruppo organizzato in maniera embrionale ma sicuramente efficace, dove i soggetti dediti a quest'attività di micro-spaccio, si dedicano ad una fiorente attività con compiti specifici: c'era chi spacciava, chi occultava lo stupefacente e chi faceva da vedetta per avvertire i correi nel caso di arrivo di forze di polizia."
Ecco come agivano gli spacciatori
Il dirigente Calì, ha anche spiegato che questi spacciatori, avevano tra di loro una ben precisa ripartizione dei compiti e utilizzavano il metodo del doppio fischio per liberarsi dello stupefacente gettandolo in mare.
Si erano stabiliti nelle vicinanze del Molo Audace, e avevano predisposto una fitta rete di controlli per non essere scoperti dalle forze dell'ordine. Sembrerebbe che i dieci, conoscessero bene i meccanismi giudiziari, tanto da tagliare l'hashish in tante piccole dosi, nascondendole in mezzo ai cespugli.
Attualmente due di loro sono ricercati, quelli che invece spacciavano ai minorenni sono in carcere e i restanti si trovano agli arresti domiciliari, ovvero in strutture come Caritas e Ics.
Le indagini sono durate due mesi e sono state coordinate dal pm Federico Frezza ed attualmente stanno proseguendo, mirate alla scoperta del fornitore di droga.