Da circa dieci anni, molte persone che prendono il treno per lavoro o svago hanno pagato più del dovuto. Tutto dipenderebbe da un algoritmo. I trentatrè euro che pagano, ad esempio, gli abbonati che sfruttano il treno tra Torino e Milano sono troppi. Colpa di un errore di calcolo a cui starebbero rimediando Trenitalia e Assoutenti. Il problema è che i viaggiatori non avrebbero pagato più del dovuto per un giorno o un mese, ma per un decennio.

Adesso, però, si è arrivati a una svolta.

Le associazioni dei pendolari sono stanche

Dopo i continui rincari dei titoli di viaggio dovuti a un errore di calcolo, le associazioni dei pendolari hanno detto basta, promettendo di adire le vie giudiziarie per essere risarcite di quanto versato ingiustamente nell'arco di un decennio. Trenitalia ha fatto sapere che non vuole minimamente modificare gli importi fissati, quindi la questione dovrà essere risolta a livello locale, ovvero dalle Province autonome e dalla Conferenza delle Regioni. Saranno questi enti che dovranno provvedere a versare le somme necessarie per non violare gli impegni presi con Trenitalia mediante i contratti di servizio.

Giovedì scorso, intanto, è stato siglato un importante accordo tra Assoutenti e Trenitalia.

I pendolari hanno pagato il 33% in più

Per colpa di un algoritmo, dunque, molti pendolari italiani hanno pagato circa il 33% in più. Trenitalia ha subito fatto sapere che si arriverà presto a una soluzione che, da un lato, venga incontro alle richieste alle associazioni dei pendolari e, dall'altro, non alteri dal punto di vista economico i contratti di servizio. Come dire: i pendolari hanno ragione ma Trenitalia non vuole subire danni economici. Il compito di coprire il mancato introito derivante dalla riduzione del prezzo dei titoli di viaggio sarà quindi della Conferenza delle Regioni che, a quanto pare, era al corrente della problematica da qualche anno.

La speranza del portavoce di Assoutenti

Il portavoce dei comitati pendolari di Assoutenti, Enrico Pallavicini, auspica che, da aprile, ci sarà un adeguamento del prezzo dei biglietti. In caso contrario, Assoutenti segnalerà la vicenda alle Procure e all'Autorità di regolazione dei trasporti. Non solo: ogni abbonato verrà invitato a recarsi dai giudici di Pace con gli abbonamenti sottoscritti dal 2007 ad oggi e pagati più del dovuto a causa di un errore di calcolo.