Il rinnovo degli abbonamenti è oramai alle porte e i pendolari, che ogni giorno sono costretti a percorrere centinaia e centinaia di km per arrivare sul posto di lavoro, non ci stanno e sono sul piede di guerra contro Trenitalia.
Aumenti fino al 35%
Gli aumenti proposti da Trenitalia per il Frecciarossa arrivano, in alcuni casi, anche fino al 35% del prezzo del titolo di viaggio. Un abbonamento Torino - Milano costerà 459 euro, a fronte dei 340 che si pagavano prima. Roma - Napoli, si passa dagli attuali 356 euro ai 481, Milano - Bologna da 417 a 563 euro, Roma - Caserta da 275 a 371 euro, fino ad un prezzo proibitivo sulla Salerno - Roma.
A protestare non sono solo i pendolari attraverso i vari comitati, ma anche alcuni amministratori e una parte della politica.
Questi aumenti rendono davvero più critica la situazione di coloro che tutti i giorni sono costretti ad affrontare un intera giornata di viaggio per arrivare in orario sul luogo di lavoro. Si pensi ad esempio i tanti docenti che dalla provincia di Caserta e di Salerno, insegnano in provincia di Roma. Oltre al costo dell'abbonamento mensile del treno, bisogna aggiungerci anche quello quello della metro e in alcuni casi anche quello di eventuali bus. Pertanto diventa una situazione insostenibile, specialmente quando sono costretti a restare nella capitale per esigenze di servizi.
Una situazione al limite del collasso
Molti insegnanti, sottopagati, a volte sono costretti a rinunciare agli incarichi per supplenza per via proprio di questi esorbitanti costi da sostenere. E la Frecciarossa o l'alta velocità in molti casi non sono un lusso, ma una necessità e special modo quando la mamma lavoratrice esce alle 5 di mattina per rincasare verso le 18 (ritardi permettendo) per poter abbracciare il suo figlioletto.
E con gli aumenti previsti, in alcuni casi la cifra corrisponde alla metà dello stipendio, molti pendolari saranno costretti a rinunciare al lavoro.
Tensione alle stelle
Pertanto è giustificata la tensione dei pendolari in questo momento, in quanto la scadenza per il rinnovo dell'abbonamento è imminente e bisogna decidere. E comunque i comitati invitano ad aspettare fino all'ultimo giorno utile.
Infatti, domani l'Amministratore Delegato, Renato Mazzoncini, spiegherà le ragioni del''aumento in un'audizione al Senato e chissà forse potrebbe anche fare un passo indietro, ma i comitati dei pendolari sono scettici a riguardo.
Anche la Federconsumatori, insieme a tanti Presidenti di Regione, in primis Segio Chiamparini, si stanno mobilitando per evitare gli aumenti. La prossima settimana presenteranno un esposto all'Antitrust. Ma sicuramente sarà tutto inutile e per questa ragione i pendolari si stanno organizzando per bloccare treni, binari e stazioni.