Stanotte 25 marzo si passa dall'ora solare all'ora legale. Le lancette devono essere spostate avanti di un'ora. La conseguenza è che si dorme un'ora di meno e ci sarà luce fino a tardi la sera. Il passaggio ufficiale del cambio orario avviene alle due di notte in punto. Uno spostamento orario a cui gli italiani (e non solo) sono abituati da tempo, ma che, secondo alcuni paesi che ancora dibattono sull'utilità di tale sistema, può causare conseguenze negative sul ritmo biologico delle persone.

Questo perché lo sbalzo d'orario può causare uno stress temporaneo nelle abitudini del soggetto.

Non tutti d'accordo con il cambio d'ora

Oltre l'italia, anche gli Stati Uniti devono sottostare a tale cambiamento nel proprio orario biologico. Cosa che non sempre viene vista di buon occhio. Nella rivista Atlantic il passaggio all'ora legale è stato definito come "dispendioso, inutile e pericoloso", mentre nel Wall Street Journal sono state ribadite le conseguenze negative del cosiddetto "Daylight Saving Time" non solo sulla salute del soggetto, ma anche sulle sue relazioni sociali.

L'origine dell'ora legale

L'ora legale ha avuto origine da una proposta proveniente dallo scienziato statunitense Benjamin Franklin, che ha espresso la sua visione in una lettera del 1784 scritta ad un giornale di Parigi. In Italia l'ora legale esiste dal 1916. Nel 1929 è stata abolita. Nei decenni successivi invece l'esistenza dell'ora legale è stata altalenante dato che è stata più volta sospesa, abolita, e poi reintrodotta.

Nel 1966 è stata reintrodotta in un periodo di crisi energetica con lo scopo di sfruttare al meglio la luce del sole dal tardo pomeriggio fino alla sera tardi. Dal 1966 al 1980 l'ora legale è rimasta in vigore per quattro mesi, nella specie da maggio a settembre. Dal 1981 è diventato ufficiale far corrispondere la data del passaggio orario con l'ultima domenica di marzo. Il 1966 rimane però la data ufficiale in cui l'ora legale ha preso definitivamente piede con uguali tempi (senza contare i fusi orari) in tutti i paesi dell'Unione Europea.