Come accadeva tutte le mattine - anche oggi 25 marzo- a bordo del suo scooter Honda stava andando a lavorare nella stazione di servizio che gestisce quando – improvvisamente e per motivi ancora da accertare - è stato preso in pieno da un’auto che l’ha letteralmente schiacciato contro il guard rail, proprio all’altezza del cavalcavia sul ponte che sovrasta la rotonda tra via Cadello, a Cagliari, e via Santa Maria Chiara, in direzione della strada statale 131. Andrea Zuddas, 53 anni, originario di Quartu Sant’Elena, imprenditore molto conosciuto a Cagliari, è morto questa mattina quando da poco erano passate le sei.
Inutile l’immediato intervento di un’ambulanza medicalizzata del 118. Per il pover’uomo non c’è stato nulla da fare.
Condizioni disperate
Troppo gravi le ferite riportate nello scontro frontale con un’altra auto guidata da un 27enne di Cagliari. I medici hanno potuto solo constatarne il decesso che è avvenuto praticamente all’istante. Sul luogo del tragico incidente mortale sono intervenute diverse pattuglie della Polizia Stradale. Gli agenti hanno effettuato i primi rilievi del caso e sarà affidato loro il compito di ricostruire cosa sia accaduto questa mattina poco dopo le 6. Le condizioni del guidatore dell’auto coinvolta non sono gravi ed è stato sottoposto anche all’alcol test. La circolazione sull’Asse Mediano è rimasta bloccata per lungo tempo per permettere agli addetti ai lavori di effettuare i rilievi e ripulire la carreggiata.
In contromano?
Secondo una prima ricostruzione effettuata dagli agenti della Polizia Stradale, la Fiat Punto blu che ha colpito il mezzo guidato da Andrea Zuddas, avrebbe percorso in contromano la carreggiata che passa proprio sulla rotonda tra via dei Valenziani, via Santa Maria Chiara e via Cadello. Non si capisce ancora bene il motivo per il quale l’auto si trovasse in quel tratto di strada. L’unica certezza è che l’impatto tra i due mezzi è stato improvviso e violento tanto da proiettare lo scooterone Honda sul guard rail. Un volo di qualche metro che non ha lasciato scampo al povero Andrea Zuddas che si è ritrovato praticamente davanti ad un muro di acciaio.