Inaspettato blitz di Polizia di Stato e Carabinieri, avvenuto nella notte in pieno centro a venezia: è stata infatti individuata, proprio nel capoluogo veneto, una cellula terroristica di matrice jihadista. L'operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e dal nucleo dell'antiterrorismo, ha portato all’arresto di tre persone e al fermo di un minorenne, tutti cittadini originari del Kosovo e residenti in Italia con un regolare permesso di soggiorno.

Oltre al fortissimo colpo messo a segno dalle forze dell'ordine, sono state eseguite anche 10 perquisizioni, sempre a Venezia, mentre altre 2 si sono tenute rispettivamente a Mestre e a Treviso.

L'operazione

Prima di passare all'azione, gli inquirenti hanno dovuto svolgere un lunghissimo lavoro di controllo del territorio, unito ad un'intensa attività di intercettazioni. La frase fatale (in seguito alla quale i tutori dell'ordine hanno deciso di agire), riguardava un potenziale attentato, una bomba che doveva essere posizionata nel quartiere di Rialto. Questo piccolissimo gruppo di Jihadisti avrebbe, probabilmente, deciso di darsi da fare alla luce di tutti gli attentati che nel frattempo stanno coinvolgendo tutta l'Europa.

Tra i tanti che hanno partecipato all'operazione, troviamo il Comando Provinciale veneziano, la Digos della Questura di Venezia (principalmente utilizzati nella fase iniziale delle indagini), dopodichè, a questi, si sono poi aggiunti la Direzione centrale della polizia di prevenzione, unità cinofile dei Carabinieri, il nucleo Artificieri della questura di Venezia e personale della Polizia scientifica, oltre ai reparti speciali di Polizia e Carabinieri, i Nocs e i Gis.

Le parole di Zaia

L'operazione e il suo successo hanno subito attirato tantissime parole di encomio e parole anche molto dure. Significativo è stato il commento del governatore del Veneto Luca Zaia. Il politico si è subito complimentato per l'ottima riuscita dell'operazione, ma non ha mancato poi di aggiungere quanto sia importante blindare il Paese, sigillarlo e controllare ulteriormente i confini.