Lutto per Taverna, cittadina in provincia di Catanzaro: una bambina di 9 anni è deceduta improvvisamente mentre viaggiava in auto con i genitori verso Genova, dove avrebbe dovuto sottoporsi ad una visita di controllo presso l’ospedale Gaslini.

La piccola ha accusato un malore durante il tragitto autostradale, nei pressi di Arezzo.

Nonostante l’intervento dei soccorsi, per lei non c’è stato nulla da fare.

La notizia ha sconvolto la cittadina, già scossa da un altro dramma nei giorni scorsi quando un ragazzo di 12 anni è morto a seguito di un malore sempre a Taverna, durante un allenamento di calcio.

Il malore durante il viaggio in macchina

La bambina e i suoi genitori erano partiti ieri pomeriggio da Taverna con l’obiettivo di raggiungere l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, dove la piccola era stata in cura nei mesi scorsi.

Già durante l’estate, la bambina aveva infatti affrontato dei problemi di salute che avevano reso necessario un primo ricovero a Catanzaro e successivamente il trasferimento presso l'ospedale ligure, specializzato nelle patologie pediatriche.

Dopo un periodo di cure, era rientrata in paese e aveva ripreso una vita normale, tornando anche a scuola.

Durante il viaggio sull’autostrada A1, nei pressi di Arezzo, ha improvvisamente accusato un malore che le è stato fatale.

I soccorritori intervenuti sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

È la seconda morte improvvisa nel giro di pochi giorni

Lo scorso 8 novembre la comunità di Taverna era già stata scossa da un'altra morte.

A perdere la vita era stato il 12enne Mattia Scumaci, allievo di una scuola calcio, morto per un improvviso malore durante gli allenamenti sotto gli occhi di tutti gli accompagnatori dei bambini presenti sugli spalti.

Sul posto, immediatamente allertati, sono arrivati i sanitari del Suem 118 che hanno praticato le manovre di soccorso tentando di rianimare il ragazzo purtroppo senza esito.

Sarà l'autopsia a chiarire l'esatta causa dell'accaduto.

La comunità è scossa

Due eventi forti in così breve tempo hanno lasciato un senso di incredulità e smarrimento tra gli abitanti.

La famiglia della bambina era conosciuta e benvoluta e la notizia del suo decesso si è diffusa rapidamente, suscitando messaggi di cordoglio e vicinanza.

Lo stesso senso di smarrimento che ha colpito anche la famiglia Scumaci, con la vittima deceduta tra l'altro sotto gli occhi del padre che stava seguendo il suo allenamento.