Dopo l’uccisione di Davide Fabbri, il barista 52enne ucciso sabato sera a Riccardina di Budrio, nel Bolognese, con un colpo di pistola, è tornato caldo il tema della sicurezza nelle nostre città e delle possibilità di difesa per i cittadini.

L’assassinio nel comune emiliano ha scatenato una ridda di reazioni e prese di posizione da parte dei diversi partiti politici in coincidenza anche con l’approdo, previsto per il 19 aprile, nelle aule parlamentari del disegno di legge sulla legittima difesa.

Il primo a scaldare il clima è stato il segretario della Lega Nord Salvini che ha accusato le altre forze politiche di non avere a cuore il tema della sicurezza degli italiani: “Tutti i chiacchieroni che parlano di sicurezza poi in Parlamento ostacolano la proposta della Lega che prevede legittima difesa sempre perché chi difende la propria vita non è mai colpevole di omicidio."

Il testo base sul quale si lavorerà in Parlamento è quello presentato dal deputato renziano e responsabile Giustizia uscente dei democratici, David Ermini. Il testo prevede che non ci sia “responsabilità per eccesso di legittima difesa se chi agisce lo fa in "conseguenza del grave turbamento psichico causato dalla persona contro la quale è diretta la reazione".

Un disegno di legge, questo, che però ha suscitato le ire delle opposizioni e della Lega Nord che ha giudicato totalmente insufficiente l’intervento per fronteggiare l'emergenza della violenza dilagante nelle città italiane.

La proposta originaria del Carroccio, primo firmatario il deputato Molteni, invece, oltre a inasprire le pene per il furto, stabiliva "la presunzione di Legittima difesa nella ipotesi in cui sia stato compiuto un atto per respingere l'ingresso o l'intrusione in un immobile mediante violenza o minaccia di uso di armi da parte di una o più persone."

Anche Fratelli d’Italia con La Russa e Meloni ha stroncato il testo proposto dal Pd parlando di norma che non tutela chi si e' trovato a doversi difendere magari di notte dentro casa sua o nel luogo di lavoro e nemmeno aiuta i giudici alle prese con una discrezionalita' senza chiari punti fermi."

Una posizione analoga è stata espressa da Forza Italia che Mariastella Gelmini ha sostenuto che difendersi in casa propria o nella propria attivita' deve essere sempre legittimo.

A sinistra, sono, invece, arrivate le parole del governatore della Regione Emilia-Romagna, Bonaccini, per il quale il tema della sicurezza deve riguardare tutti e dunque anche la sinistra, perche' in un territorio non sicuro i primi a rimetterci sono i piu' deboli. Da Bonaccini è arrivato, poi, un plauso al pacchetto Minniti che prevede il rafforzamento della presenza delle forze dell'ordine sul territorio e maggiori poteri per gli amministratori locali.

Improntata a maggiore prudenza la posizione di Alternativa popolare-Ncd che con Fabrizio Cicchitto ha sottolineato come sulla legittima difesa vanno evitati due atteggiamenti di segno opposto: sia quelli del pistolero sia gli eccessi del buonismo.

Un vero e proprio grido d’allarme si è, intanto, levato dalla Federazione Italiana Tabaccai che per bocca del suo presidente, Giovanni Risso, ha chiesto che venga subito riconosciuto ai tabaccai il diritto alla sicurezza e che venga data una risposta efficace alla crescente domanda di protezione della categoria

La Fit chiede quindi "a gran voce che venga riconosciuto ai tabaccai il diritto alla sicurezza e che venga data una risposta efficace alla crescente domanda di protezione della categoria dei tabaccai che, purtroppo, ogni giorno lavorano in trincea essendo continuamente bersagliati da furti e rapine.