L’ennesimo fatto di cronaca con protagonisti onesti cittadini che vengono rapinati, massacrati di botte e, come nel caso accaduto la notte scorsa in provincia di Bologna, ammazzati da criminali senza scrupoli pur di portarsi via il bottino, smuove le coscienze, se non dei politici, di tutti gli altri italiani. La vittima, Davide Fabbri, aveva 52 anni, era sposato, ed era il figlio del titolare del bar della frazione di Riccardina di Budrio, nel bolognese, che è stato preso d’assalto dall’ennesimo rapinatore (con chiaro accento straniero) che, di fronte alla reazione dell’uomo, non ha esitato a sparargli in testa prima di fuggire.

Una drammatica vicenda che fa da contraltare alle furiose polemiche esplose circa un mese fa, quando un ristoratore di Casaletto Lodigiano, Mario Cattaneo, aveva ucciso con un colpo di fucile un ladro romeno, invocando poi la legittima difesa. In quel caso, i soliti buonisti difensori del politically correct, si erano scagliati contro il far west della legittima difesa, riempiendosi la bocca di ‘Stato di diritto’ e ‘monopolio della forza’ da parte delle Istituzioni. Oggi che, steso a terra, freddo e in posizione orizzontale, c’è un onesto cittadino che aveva solo tentato di difendere la sua ‘roba’, il frutto del suo lavoro, si spera che queste anime belle avranno almeno la decenza di tacere.

Mai più un altro caso Budrio

La prima reazione politica all’accaduto è arrivata da Roberto Calderoli. Le leggi attualmente in vigore in Italia, ha dichiarato l’esponente leghista interpretando quello che pensa la stragrande maggioranza degli italiani, “non bastano per dissuadere la criminalità, se invece i criminali sapessero che rischiano vent’anni di carcere solo per la rapina e di prendersi una fucilata dal proprietario forse ci penserebbero due volte prima di colpire”.

Già, esatto, il punto è proprio questo. Vero che dovrebbero essere gli uomini in divisa ad assicurare l’incolumità di tutti, ma nell’Italia attuale, dotata di leggi che difendono solo ricchi e potenti e infestata da malviventi italiani e stranieri che sanno di godere di una pressoché totale impunità, i cittadini hanno il sacrosanto diritto di ricorrere alla legittima difesa, anche usando le armi.

Una situazione divenuta insostenibile, come dimostrano le migliaia di rabbiosi commenti postati sui social network, il cui contenuto è riassunto dalle parole dello stesso Calderoli: “Servono leggi che facciano da deterrente, che scoraggino chi intende delinquere, servono pene esemplari per chi aggredisce la proprietà altrui e ovviamente occorre eliminare l’eccesso di difesa”.