La Cnn annuncia che le navi della Marina statunitense stanno facendo rotta verso la penisola coreana. La loro presenza è ritenuta necessaria dopo le affermazioni minacciose della Corea Del Nord in risposta all'attacco americano alla base siriana. La flotta di navi portaerei della marina Carl Vinson, che era stanziata a Singapore, ora si sta spostando verso est.

I movimenti delle flotte in questi mesi

Il nome della flotta proviene dalla portaerei a propulsione nucleare della U.S. Navy, la Carl Vinson appunto, terza in ordine di costruzione della classe Nimitz, che dallo scorso febbraio si trova in Estremo Oriente insieme alla flotta di cacciatorpedinieri Aegis. Le due flotte hanno svolto in questi mesi attività di routine e addestramento nel Mar delle Filippine, come previsto dalla missione nel Pacifico occidentale e dal piano sulla libertà di navigazione iniziato con la presidenza di Trump. Nel mese scorso le navi sono state utilizzate per manovre congiunte di Corea del Sud e Stati Uniti, manovre rese necessarie dal clima di tensione instaurato dai test nucleari di Pyongyang del 12 febbraio scorso e dall'omicidio del fratellastro del leader coreano all'aereoporto di Kuala Lumpur il 13 febbraio.

Le minacce coreane

Il leader nordcoreano, Kim Jong-un, ieri aveva risposto minacciosamente all'attacco americano alla base siriana, in risposta al raid chimico con cui la Siria ha ucciso decine di civili, tra cui moltissimi bambini. L'azione USA è stata definita dal ministero degli Esteri coreano, inaccettabile e simile ad un'invasione, per cui Pyongyang ritiene di doversi cautelare rinforzando il suo arsenale bellico. Nel frattempo il presidente Trump si trovava in Florida, a Mar-a-Lago, impegnato nel primo summit col presidente cinese Xi Jinping. Tra i temi discussi dai presidenti delle nazioni più potenti del mondo, c'era anche la questione nord coreana: Pechino, infatti, rimane sempre lo storico alleato della Corea del Nord e l'intenzione di Trump è di lanciare un monito perchè i paesi alleati persuadano Kim Jong-un ad abbassare i toni.

Il presidente americano ha intenzione di reprimere le ambizioni atomiche della Corea e chiede alla Cina di esercitare maggiori pressioni in merito. Anche il premier giapponese Abe è stato chiamato da Trump in merito alla presenza delle flotte Usa nel mare orientale: Tokio è preoccupata per gli sviluppi delle provocazioni coreane perchè il Giappone è territorialmente molto esposto ad eventuali attacchi. C'è chi non esclude che siano state programmate azioni militari mirate ad eliminare alcuni esponenti del regime coreano, forse anche lo scomodo leader.