Domenica delle Palme di sangue in egitto. Due esplosioni, avvenute in due chiese, hanno scosso il Paese. La prima deflagrazione si è verificata a Tanta, località a nord del Cairo, ed ha causato 25 vittime e 71 feriti; la seconda ad Alessandria. Le vittime dell'esplosione nella chiesa di San Marco, ad Alessandria, sarebbero 6; i feriti, invece, 33. Ovviamente si tratta di bilanci provvisori, in attesa che giungano maggiori informazioni. E' probabile che l'ordigno nella chiesa di Tanta sia stato fatto scoppiare da una location lontana. Il premier egiziano Charif Ismail ha condannato gli attentati, sottolineando che l'Egitto combatterà sempre contro il terrorismo.
Lo sdegno del premier Ismail
Egitto sotto choc per due ordigni scoppiati in diverse chiese. Il primo ministro Ismail ha deprecato gli attentati, ricordando che la nazione non si piegherà mai al terrorismo. La tv di Stato e Al Arabya hanno riferito che i poliziotti hanno già arrestato due indiziati dell'attentato nella chiesa di Tanta, dove c'erano circa 2000 persone. Papa Francesco, non appena ha appreso la funesta notizia del duplice attentato in Egitto, ha espresso il suo cordoglio ai parenti delle persone decedute. Il Pontefice auspica che il Signore muti il cuore delle persone diffondono morte, violenza e terrore, nonché di tutti coloro che producono e vendono armi. Angelious Izhaq, segretario del Papa della Chiesa ortodossa copta Teodoro II, ha affermato che un uomo ha fatto scoppiare una bomba all'esterno della chiesa di San Marco, ad Alessandria d'Egitto.
Izhaq a aggiunto che, al momento della deflagrazione, c'era molta gente nella chiesa. Lo stesso Papa Teodoro II avrebbe preso parte alle celebrazioni relative alla Domenica delle Palme.
Morto un comandante delle forze di sicurezza
Domenica delle Palme connotata da sangue e terrore in Egitto. Un attentatore suicida avrebbe fatto scoppiare un ordigno davanti alla chiesa di San Marco, ad Alessandria, provocando il decesso di 6 persone, compreso un comandante delle forze di sicurezza che aveva cercato di bloccarlo.
Nella chiesa di San Giorgio, a Tanta, l'ordigno sarebbe scoppiato, invece, all'interno della chiesa. La bomba era stata posizionata sotto una sedia. Finora nessuno ha rivendicato gli attentati. Una fonte della sicurezza egiziana ha rivelato che sul posto sono arrivati molti esperti di esplosivi per verificare la presenza di altri ordigni. Tra 20 giorni Papa Francesco si recherà in Egitto. La visita è programmata per il 28 e 29 aprile 2017.