I fatti risalgono all'Agosto dello scorso anno, ma i video e le documentazioni sono state rese pubbliche solo da pochi giorni. Parliamo del clamoroso caso di Kala Brown, la ragazza della Carolina del Sud, scomparsa nell'agosto 2016 e ritrovata due mesi dopo, incatenata all'interno di un container di proprietà del suo aguzzino, il 46 enne Kohlhepp, che confesserà poi 7 omicidi compiuti dal 2003 al 2016.
La vita di Todd Christopher Kohlhepp appare travagliata fin dalla sua infanzia
Dopo il divorzio dei suoi genitori, la madre si risposò con un altro uomo con cui Todd ebbe sempre un rapporto conflittuale.
Già all'asilo veniva descritto dalle maestre come un bambino violento e, come spesso accade a coloro che diventeranno serial killer, il giovane Kohlhepp mostrava anche una ingiustificata crudeltà verso gli animali. Dopo aver trascorso qualche mese in una clinica psichiatrica in Georgia, nel 1983 Todd si trasferisce in Alabama dal padre biologico, da cui erediterà la sua passione per le armi.
Il 25 novembre del 1986 compie il suo primo grave reato, rapendo una ragazzina di 15 anni, violentandola e minacciandola con una pistola che se avesse raccontato a qualcuno ciò che era successo, avrebbe ucciso i suoi fratelli più piccoli.
Venne condannato a 15 anni. Durante la sua prigionia gli fu diagnosticato un disturbo borderline della personalità, ma lo stesso giudice che lo condannò lo descrisse come "una mente molto brillante negli studi e nell'apprendimento ma a molto pericoloso a livello comportamentale ed emotivo". Dimostrò, infatti, la sua intelligenza logica e cognitiva acquisendo nel 2008 un diploma di laurea in marketing e informatica presso l'Università della Carolina, dove si era ritrasferito dopo la sua lunga detenzione.
Di fatto, quando venne trovata Kala Brown nel novembre 2016, gli inquirenti ancora non sapevano niente dei numerosi omicidi compiuti dall'uomo la cui vita, anche se segnata dal reato compiuto a soli 15 anni, sembrava essersi redenta, grazie anche ai successi lavorativi.
Ma la Brown, appena liberata, cominciò a raccontare come si erano svolti i fatti
Il suo ragazzo, Charles David Carver, venne ucciso a colpi di pistola da Kohlhepp, nello stesso istante in cui decise di rapire la ragazza. Pare che l'aguzzino, durante la prigionia della Brown, le raccontasse degli altri suoi omicidi e che le abbia anche mostrato i luoghi dove aveva sepolto due corpi. Una volta arrestato, con le preziose indicazioni della giovane, furono gli inquirenti a portarlo a confessare pienamente la sua colpa per le morti di Scott Ponder, Brian Lucas, Chris Sherbert ,Beverly Guy Johnny, sterminati con dei colpi di pistola in faccia all'interno di un negozio, Joe Coxie e sua moglie Meagan Leigh Coxie, uccisi il 26 dicembre mentre lavoravano nella proprietà di Kohlhepp e infine Charles David Carver, il fidanzato di Kala, morto il 31 agosto del 2016.
Otto in totale le vittime di Todd Kohlhepp, una sola sopravvissuta: Kala Brown, il cui video della liberazione suscita orrore e rabbia. L'assassino non è apparso per niente pentito ed ha definito le sue azioni criminali come un video game, un gioco violento e macabro a cui non poteva sottrarsi.
Il 26 maggio 2017, Kohlhepp si è dichiarato colpevole di sette omicidi, due rapimenti e una violenza sessuale ed è stato condannato a sette ergastoli, ma le sue piene confessioni e la strategia dei suoi legali hanno evitato a Kohlhepp la pena di morte, in vigore nella Carolina del Sud.