C'è un modo per riconoscere un serial killer? Sì, almeno stando a quanto ha riferito recentemente Chris Carter, esperto di psicologia e comportamento criminale. Lo studioso ha intervistato e analizzato a fondo gli atteggiamenti di molti criminali seriali, riuscendo a scoprire come si fa a capire se una persona possiede, o meno, degli istinti omicidi.

Quasi sempre vicini, parenti e amici dei criminali restano stupiti. Vengono solitamente rilasciate dichiarazioni del tipo: "Era una persona così brava e gentile". Quelli che, secondo gli psichiatri, sono dei veri e propri psicopatici - quindi soggetti pericolosi - non sembrano quasi mai pazzi.

I serial killer si manifestano, di solito, come persone gentili e cordiali.

Il "grave distacco emotivo"

Secondo Chris Carter, i crudeli assassini, quelli più spietati, non solo sembrano brave e affabili persone, ma tentano anche di guadagnare la fiducia di tutti coloro che gli sono intorno, ovvero amici, vicini, parenti e colleghi. Sembra che una particolarità che accomuna tutti gli psicopatici sia la SED, ovvero il "grave distacco emotivo". Si tratta di una malattia mentale molto difficile da diagnosticare, anche rispetto ad altre patologie come il disturbo bipolare e la schizofrenia.

Cosa significa sinteticamente "grave distacco emotivo?". Di solito serial killer e psicopatici non riescono a provare sentimenti come pietà, amore, affetto e rimorso.

Gli psicopatici sono dei "bugiardi patologici"

Chi ama uccidere i propri simili in continuazione non prova emozioni. Allora perché i serial killer sembrano solitamente delle brave persone e tentano di conquistare la fiducia altrui? Carter sostiene che la risposta a questo quesito è alquanto semplice. Gli psicopatici conoscono bene la realtà e il male, non fantasticano, quindi sanno bene che non sarebbero accettati dalla società se facessero trapelare la loro indole: ecco perché fingono in continuazione.

L'esperto utilizza la definizione di "bugiardi patologici", ovvero di persone che cercano di "estorcere" la fiducia degli altri. Carter ha intervistato tantissimi serial killer negli ultimi anni, rivelando che nessuno, ad un primo impatto, era mai sembrato una persona strana, anzi spesso erano carismatici e affascinanti. La scienza, purtroppo, non offre ancora strumenti validi per diagnosticare gravi malattie mentali: il margine di errore è ancora elevato.

Bisogna dunque fare molta attenzione, perché dietro ad una persona apparentemente normale e cordiale si può nascondere uno spietato criminale.