La Premier britannica Theresa May, dopo aver perso la maggioranza assoluta alle elezioni, è stata etichettata dal suo stesso rivale, George Osborne, come "un cadavere ambulante nel corridoio della morte". Queste dichiarazioni molto forti sono state rilasciate subito dopo lo stress manifestato dalla stessa Premier all'indomani delle elezioni nel Regno Unito.

Il pensiero britannico sulle elezioni

Dopo aver perso gran parte della sua fiducia in Parlamento, il malcontento nei confronti della Premier si è diffuso tra gli elettori britannici che ormai sono consapevoli del fatto che il Governo May sia destinato ad estinguersi nel giro di pochissimi mesi. Il suo rivale alle elezioni, Osborne, ha iniziato ad immaginare un voto di sfiducia nei confronti di Theresa, affinché si possa giungere quanto prima alla fine dell'agonia politica del Regno Unito. Al di là del pensiero della popolazione, anche i giornali sono andati giù pesanti nei confronti della donna e della sua débacle alle elezioni proprio contro l'ex Ministro delle Finanze.

Le nomine dei ministri

Nonostante tutte le chiacchiere presenti intorno alla politica britannica, la Premier ha comunicato alcuni cambiamenti con la nomina di nuovi ministri. Il vice Premier, il suo numero due, sarà Damien Green che ricoprirà anche il ruolo di capo di gabinetto. Mentre Liam Fox ricoprirà ancora una volta la carica da Ministro del Commercio, David Gauke sostituirà Green e ricoprirà il ruolo da Ministro del Lavoro e delle Pensioni. Il Ministero degli Esteri sarà presieduto dal Ministro Johnson, mentre il Ministero degli Affari Interni sarà nelle mani di Amber Rudd.

Alla ricerca della maggioranza

Sebbene sia stato indicato come il principale sostituto di Theresa May, l'attuale Ministro degli Esteri, Boris Johnson, ha ammesso che lui riporrà piena fiducia nella Premier cosi come gran parte dei tories.

Sono molti invece, anche nell'opinione pubblica, a pensare che il ministro potrà ben figurare come prossimo capo del Governo britannico. Il nuovo Parlamento si radunerà il prossimo 19 Giugno a Westminister, dove la May cercherà di ottenere la maggioranza nel minor tempo possibile e soprattutto cercherà di evitare un voto di sfiducia promosso dai suoi rivali politici. Proprio in questi giorni sarebbe dovuto giungere a Londra il Presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump, che sembrerebbe aver posticipato il suo viaggio londinese affinché possano risolversi i dissapori politici intorno alla Premier.