Quando Giuseppe Agadi, 70 anni, era morto a Folgaria (Trento), all'inizio del mese, si era pensato a un infarto. E' stata la morte della moglie, Lorenza Frigatti, a distanza di una ventina di giorni, a far insospettire gli inquirenti. Dopo l'esame autoptico sulla salma dell'anziano si è appreso che non era stato un infarto la causa del decesso del signor Agadi ma una pianta tossica scambiata per zafferano.

Tale pianta, probabilmente la colchicina, sarebbe stata la causa anche del decesso della signora Frigatti. I coniugi vivevano a Cona e, all'inizio del mese, si erano concessi una vacanza a Trento. Avevano mangiato un risotto con quello che sembrava loro zafferano. Quella pianta, però, non era zafferano.

Il cordoglio di Alberto Panfilio

Le indagini sui decessi di Giuseppe Agadi e Lorenza Frigatti proseguono e sono coordinati dalla Procura di Trento perché proprio in tale città è avvenuto il primo decesso, quello del signor Giuseppe. Dopo la morte di quest'ultimo, Lorenza Frigatti aveva accusato un malore e, dopo diversi giorni all'ospedale di Piove di Sacco, è spirata.

A stroncarla sarebbe stata una pianta velenosa, la stessa che avrebbe ucciso il marito. Quel risotto allo zafferano è costato caro ad entrambi. Un risotto assassino.

'Giuseppe e Lorenza erano molto conosciuti in paese', ha detto nelle ultime ore il sindaco di Cona, Alberto Panfilio. La coppia non viveva più a Cona ma, a quanto pare, aveva ancora contatti con la comunità. Lorenza e Giuseppe, insomma, non avevano dimenticato Cona: lo dimostrava il loro attivismo nella Pro Loco.

Il 70enne si era sentito male subito dopo aver mangiato un risotto allo zafferano. Quella pianta era stata raccolta durante una passeggiata a Folgaria. Un malore fatale per l'ex cancelliere del giudice di Pace. Giuseppe era morto poco dopo il ricovero in ospedale.

Si era pensato a un infarto. La moglie ha fatto una fine simile. Stesso malore ma agonia più lunga. Lorenza è spirata lo scorso 18 settembre 2017.

Morte per avvelenamento: l'esito dell'autopsia

Il dottor Massimo Montisci, che ha eseguito l'autopsia sul corpo del pensionato, non ha ravvisato indizi tipici dell'infarto, diagnosticando un decesso per avvelenamento. Lo stesso vale per l'anziana.

Secondo quando riportato da diversi siti e tabloid, i coniugi di Cona avrebbero scambiato il colchicum autunnale per zafferano. Si tratta di una pianta velenosa che provoca subito sintomi terribili come vomito, nausea e diarrea. In alcuni casi l'avvelenamento può condurre anche alla morte.