Sicuramente le bevande gassate e soprattutto zuccherate non fanno bene: energy drink o coca cola, così come gli alcolici, non servono al nostro organismo anche se ne beviamo complessivamente in grandi quantità. Quanto successo a un padre di famiglia è sconvolgente, anche se è scampato dalla morte: è stato ricoverato in ospedale per un'emorragia cerebrale.
La triste vicenda
Brianna e suo marito Austin hanno condotto una vita apparentemente normale fino a poco tempo fa, ma la felicità dei genitori in attesa dell'arrivo di un bimbo si è improvvisamente interrotta per una tragedia.
Due settimane prima della nascita del figlio, Brianna riceve una chiamata: il marito è stato ricoverato in ospedale e sta combattendo tra la vita e la morte. Austin ha avuto un'emorragia cerebrale e nessuno sapeva il perché. In un post su Facebook la donna americana ha descritto, in quei momenti, della sua paura di perdere il marito: "Sto osservando la mia famiglia che si sta rompendo tutto di un tratto, è la sensazione più terribile che abbia mai avuto", ha detto Brianna. Secondo la giovane madre e la valutazione dei medici curanti, l'eccessivo consumo di bevande energetiche ha portato il marito all'emorragia cerebrale.
I medici hanno dovuto rimuovere una parte del cervello di Austin in diverse operazioni e da allora tutto è diverso. Il loro figlio in comune ora ha otto mesi. "La nostra vita non è altro che normale", dice Brianna. Di tanto in tanto deve recarsi dal medico con il marito per un check-up. Però dal giorno dell'emorragia cerebrale Austin dipende dall'aiuto di sua moglie. Ha dovuto imparare a mangiare di nuovo, a parlare e a camminare. Ma il marito di Brianna vive, questo è ciò che conta sia per lui ovviamente che per il piccolo che può crescere con il padre accanto.
Il tutto per tenere il ritmo lavorativo
Sembra assurdo che una persona possa vivere senza una parte considerevole del cervello, eppure è così.
Austin ce l'ha fatta, nonostante l'abuso di caffeina e zuccheri lo abbia portato a un'emorragia cerebrale. E' stato operato più volte, abbastanza da riportare un buco considerevole nella parte frontale del cranio. Mentre lui era in lotta tra la vita e la morte in un altro ospedale la moglie stava partorendo. La felicità è tornata dopo due mesi, quando si sono potuti rincontrare, in tre questa volta. La donna ha deciso di condividere questa storia solo dopo il parto e con il consenso del marito.