Marco della Noce non ride più. Il comico di zelig è caduto in disgrazia a seguito della separazione dalla moglie. Oltre ai guai di cuore, si sono aggiunti ben presto quelli economici. L'uomo ha perso la casa, è stato sfrattato, e ora è costretto a dormire in auto. La legge del paradosso torna ad essere di estrema attualità nella storia del 'capomeccanico Ferrari' che il pubblico di Canale 5 ha amato durante i suoi divertenti sketch, nella trasmissione condotta da Claudio Bisio. La rovina è giunta nel momento in cui gli è stata pignorata la Partita Iva per pagare gli alimenti all'ex moglie.

Da quel giorno le porte dello spettacolo si sono chiuse frettolosamente.

Dalla risata al pianto

Quando a Zelig prestava il volto al divertente personaggio del capomeccanico della scuderia Ferrari la risata scattava in automatico. Era sufficiente una battuta o anche solo un accenno di "parlantina" per scatenare l'entusiasmo fra il pubblico in sala e da casa. Momenti spensierati, dove Della Noce mai avrebbe immaginato, qualche anno dopo, di trovarsi in una situazione assolutamente disperata, tanto da costringerlo a dormire in automobile. Il punto di rottura nel momento in cui si separa dalla moglie, con la decisione del tribunale di pignorargli la partita iva per via del pagamento mensile degli alimenti all'ex signora Della Noce.

Ai colleghi de Il Giorno, il cabarettista ha raccontato di essere in cura al Niguarda di Milano per via della depressione. Non ha più un lavoro e, di conseguenza, neanche un futuro. L'unico motivo per cui continua a lottare è l'amore per i tre figli. Al giorno d'oggi sono sempre di più le persone che si trovano nelle condizioni del comico di Zelig, senza più una casa dopo lo sfratto dall'abitazione del paese di Lissone, nella provincia di Monza-Brianza.

Dopo anni trascorsi a regalare un sorriso, adesso si ritrova a piangere per una situazione di difficile risoluzione.

L'aiuto degli amici

In questi momenti difficili vengono fuori gli amici che contano. E, come in tutte le cose, per Della Noce si contano sul palmo di due mani. L'ex comico di Zelig ha dichiarato che tanti colleghi e agenzie gli hanno voltato le spalle, a seguito del pignoramento della partita iva.

Qualcuno al suo fianco però è rimasto. Come i titolari di un bar del paese, che saputa la situazione gli hanno pagato una notte in albergo. Un aiuto concreto dovrebbe arrivare anche dai servizi sociali, a cui l'ex 'capomeccanico' in tuta rossa si è affidato dopo lo sfratto. Marco Della Noce può contare inoltre anche sull'associazione Papà Separati Lombardia Onlus, che difende i diritti dei padri separati, i poveri del nuovo millennio secondo quanto dichiarato da Renato Aprile, vicepresidente della Onlus. Il signor Aprile ha anche sottolineato come nella situazione del noto cabarettista ci siano molti altri padri, non soltanto nella regione Lombardia. In tanti, ancora oggi, lo ricordano con il nome del suo personaggio a Zelig, Oriano Ferrari, quando si divertiva a prendere in giro bonariamente Sochmacher, storpiatura voluta del nome dell'indimenticato campione della scuderia di Maranello.