Quello che si è alzato a Hollywood a partire dal caso Weinstein, è un polverone mediatico senza precedenti, propagatosi poi in tutto il mondo. Contemporaneamente, infatti, anche in Italia, in seguito alle dichiarazioni di Asia Argento, si sono accavallate di ora in ora nuove accuse rivolte a figure importanti del nostro cinema come, ad esempio, al regista Fausto Brizzi.

Tra lo scetticismo di alcuni, le accuse di altri, le malelingue e i pettegolezzi, qualcosa di vero deve pur esserci, però è allo stesso tempo impressionante vedere come, da un giorno all'altro, siano iniziate ad emergere nuove indiscrezioni, quasi fosse diventata una moda del momento capace di far tornare sotto i riflettori delle star che da tempo erano finite nel dimenticatoio.

Al contempo, questo "terremoto mediatico" sta distogliendo la giusta attenzione nei confronti di tutte quelle donne e uomini che davvero sono stati vittime di abusi e che meriterebbero giustizia.

Il caso Kevin Spacey

Ancora più delicata è la situazione negli USA, dove stiamo assistendo ad un vero e proprio crollo delle "divinità" da quel "Monte Olimpo" che fino ad oggi è stato Hollywood. Tutto è cominciato il 5 ottobre scorso con un vero e proprio fulmine a ciel sereno partito dal "New York Times" che ha riportato le accuse di molestie di Rose McGowan nei confronti di Harvey Weinstein, produttore di film di successo quali "Pulp Fiction", "Shakespeare in Love" e "Billy Elliot".

Da quel momento hanno iniziato a giungere diverse testimonianze di attrici anche piuttosto importanti come Gwyneth Paltrow e Angelina Jolie, le quali hanno riportato di diversi episodi che le avrebbero viste vittime di molestie, facendo sì che la situazione degenerasse.

Ma il caso più eclatante, finora, probabilmente è quello che vede coinvolto Kevin Spacey, figura iconica del cinema americano, costretto a svestire i panni di Frank Underwood, protagonista della pluripremiata serie "House of Cards", a causa del suo passato: era il 1986 quando l'attore - all'epoca ventiquattrenne - secondo recenti accuse ancora tutte da verificare, avrebbe molestato il suo collega - allora quattordicenne - Anthony Rapp, durante un party nella casa newyorkese dello stesso Spacey.

Trovandosi in un presunto stato di ubriachezza, il divo hollywoodiano non conserva alcun ricordo, a detta sua, dell'accaduto, ma nonostante ciò sono arrivate immediatamente le sue scuse, seguite da un inaspettato coming out. Da allora sono passati trent'anni, e Kevin Spacey si è affermato come uno dei migliori attori nel panorama internazionale, vincendo premi e collezionando candidature, ma tutto ciò non ha impedito l'emergere di nuove accuse contro di lui.

Questa volta però, le denunce di molestie sono anonime e provengono da alcuni membri della troupe di "House of Cards" che hanno sconvolto il set, portando alla conseguente interruzione delle riprese e all'annullamento del contratto che legava l'interprete di Frank Underwood alla Serie Tv, oltre all'annullamento del premio che l'attore avrebbe dovuto ritirare a novembre.

Kevin Spacey adesso si trova in cura per riprendersi da questo brutto scossone che ha subito la sua vita, oltre che la sua carriera, e paradossalmente pare sia ricoverato nella stessa struttura in cui si trova Weinstein.

Alla luce di questo scandalo, probabilmente se non fosse scoppiato il caso Weinstein nessuno avrebbe provato a muovere accuse contro personaggi del calibro di Spacey, la cui potenza mediatica sarebbe stata sovrastante. Invece in queste ultime settimane è stato dato il via ad una sequela inarrestabile di scottanti rivelazioni, con indiscrezioni che si susseguono costantemente, rilasciate da esponenti del mondo dello spettacolo che, nella maggior parte dei casi, prendono immediatamente le distanze dagli accusati senza concedere loro alcun beneficio del dubbio, ma alimentando un processo mediatico attorno al quale, a questo punto, sorge una sola domanda: chi sarà il prossimo a finire nell'occhio del ciclone?