La notizia della tragica morte del ventunenne residente a Portici ha fatto rapidamente il giro del web nella giornata di ieri. Gli inquirenti sono adesso chiamati a far chiarezza su quanto accaduto.

Il fatto

La tragica notizia risale alla giornata di ieri, martedì 30 gennaio 2018: sono circa le 5 del mattino quando un intero condominio (per l'esattezza di uno degli edifici di cui si compone il parco Zaza di Via Dalbono) viene svegliato da un fortissimo boato proveniente dalle sale interne del palazzo.

Negli attimi successivi il violento impatto, i condomini si sono catapultati all'esterno delle abitazioni, apprendendo coi loro stessi occhi della tragedia appena consumatasi: a causare quel tonfo è stata la caduta di un corpo da considerevole altezza.

La vittima è un ragazzo di soli ventuno anni, residente in una delle abitazioni situate al quarto piano dell'edificio nel quale si sono verificati i fatti. Pronta la reazione di alcuni vicini di casa del giovane che hanno provveduto ad allertare il 118, giunto sul luogo della tragedia nei minuti successivi: i sanitari, per quanto tempestivi, non hanno però potuto far altro che accertare il decesso del ventunenne, morto sul colpo.

Suicidio o tragico incidente?

A Portici dalla giornata di ieri non si parla ormai d'altro: si è trattato di un incidente o il giovane ha deciso di farla finita per qualche motivo? Al momento non pare esser chiara la dinamica dell'episodio, analizzata in prima battuta dai militari delle forze dell'ordine del comando locale dei Carabinieri. Serviranno diversi giorni, settimane, o forse addirittura mesi, per indagare a fondo nella vita del giovane e provare a ricostruirne gli ultimi minuti di vita, quelli che hanno preceduto il violento impatto che avrebbe poi stroncato la sua esistenza.

Una caduta accidentale o un folle gesto di chi ha provato a gridare al mondo la propria disperazione? L’ipotesi maggiormente accreditata è che il ragazzo abbia deciso di togliersi la vita volontariamente, anche perché non ci si spiega la sua presenza sul pianerottolo in un orario nel quale era solito riposare.

Una delusione d'amore, un litigio irrisolvibile, o più semplicemente mancanza di fiducia nelle opportunità lavorative offerte dal nostro Paese? Al momento nessuno può saperlo; per cercare di dare un senso a questa tragedia occorrerà aspettare il naturale corso della fase investigativa.