Emergono nuovi terrificanti elementi sulla strage compiuta da Davide Mango, guardia giurata quarantottenne di Bellona, che nel pomeriggio di ieri - lunedì 22 gennaio 2018 - ha ucciso la moglie Anna Carusone, di cinquanta anni, per poi barricarsi nella sua abitazione. Dal terrazzino di casa sua - verso le ore 16.00 - già in preda ad un raptus omicida, ha prima lanciato una bombola di gas giù dal balcone e ha poi gridato di avere ucciso Anna, dopodiché ha iniziato ad esplodere una ventina di colpi d'arma da fuoco, utilizzando sia un fucile che una pistola.
Dopo aver ferito cinque persone, che transitavano sotto l'edificio, ormai senza speranze e braccato da decine e decine di cecchini, collocatisi sugli edifici circostanti, si è tolto la vita.
Tuttavia la sua decisione di farla finita, è arrivata dopo ore di trattative con le forze dell'ordine. Sul posto era giunto anche il padre di Mango, il quale aveva tentato invano, insieme al capitano dell'Esercito, Marisa Castelrechini, di convincere l'uomo a far entrare nell'abitazione i militari dell'arma ed i sanitari del 118.
Dalle indagini è emerso che Davide Mango, ex vigilante, militante di Forza Nuova, avrebbe ucciso la consorte, dopo che lei aveva minacciato di lasciarlo definitivamente.
L'uomo, secondo gli investigatori, avrebbe tentato di ammazzare anche la figlia Suami, di quindici anni, che fortunatamente è riuscita a scappare.
L'ultimo post pubblicato della moglie
«No alla violenza sulle donne», è questo uno degli ultimi messaggi postati su Facebook da Anna Carusone, che adesso sembra una velata richiesta di soccorso. Il post pubblicato insieme ad una sua foto, appare ora come un urlo di aiuto ascoltato troppo tardi. Secondo gli investigatori, le motivazioni che avrebbero fatto scatenare la furia omicida di Mango, sarebbero da rintracciare in una forte conflittualità coniugale e a problemi lavorativi. Un futuro triste senza unità familiare, l'instabilità economica, secondo gli inquirenti, avrebbero portato il 48enne a perdere la testa, fino ad arrivare alla strage.
Forza Nuova prende le distanze dalla furia omicida del killer
Attraverso un comunicato, Forza Nuova ha fatto sapere di prendere le distanze dal killer di Bellona. I rappresentanti del movimento politico di estrema destra, dopo aver espresso la profonda tristezza per l'accaduto, hanno voluto precisare che Mango è stato solo per un periodo loro sostenitore, e non sarebbe mai stato, in nessuna occasione, un militante attivo. I suoi rapporti con il movimento si sarebbero limitati alla partecipazione a certe cene di finanziamento, ma non avrebbe mai operato per conto del partito.