Maria Teresa Giglio, mamma di Tiziana Cantone, la 31enne suicidatasi il 13 settembre del 2016 dopo la divulgazione on line dei suoi video a luci rosse, ieri - ventidue gennaio 2018 - è stata invitata nella trasmissione televisiva "La Vita in Diretta". Durante la puntata in onda su Rai 1, la donna si è sfogata, affermando di non voler rinunciare alla verità sulla morte della figlia e di procedere nella dura battaglia che coinvolgerebbe più persone. Secondo Maria Teresa, la terribile storia di Tiziana sarebbe da includere tra i casi di femminicidio virtuale, fenomeno sempre più dilagante che coinvolge numerosi giovani, portandoli talvolta a compiere dei gesti estremi.

La madre di Tiziana ha cercato di spiegare il trascorso e le sofferenze di sua figlia, la quale provava dolore per la mancanza del padre, che purtroppo non ha mai conosciuto. Ad arrecare ancora più amarezza alla povera ragazza, è il fatto che suo padre in tanti anni non l'aveva mai cercata. Una mancanza ed un bisogno di protezione che - secondo la donna - l'aveva condotta ad una fragilità rivelatasi per lei fatale. Inoltre, ad acuire le sue sofferenze anche la morte del nonno. La giovane così - bisognosa di una figura maschile di riferimento - si sarebbe sempre più affidata al suo fidanzato.

L'atteggiamento del ragazzo preoccupava la mamma

Maria Teresa, durante la trasmissione, ha ribadito ancora una volta che quel suo compagno non le era mai piaciuto.

La diffidenza nei confronti di quell'uomo portò la donna a mettere in guardia sua figlia, che però continuava a ripeterle di non preoccuparsi. Quando poi le sue riprese a luci rosse finirono sul web, facendo il giro di computer e telefonini, la mamma ha dichiarato di essere stata avvisata proprio dal giovane. Il fidanzato avrebbe detto alla donna di non restare in apprensione, di non prendere iniziative personali e di cancellarsi da Facebook, nel frattempo - Maria Teresa Giglio ha continuato - si sarebbe occupato lui di tutto, poiché aveva detto di aver già identificato il responsabile di quella sgradevole situazione.

La signora ha poi riferito che le indagini avrebbero portato alla luce altro sul fidanzato della figlia. Infatti, ha raccontato che il giovane sarebbe risultato iscritto ad alcuni siti web per lo scambio di coppia. A preoccuparla anche diversi viaggi fatti da Tiziana con l'uomo a Forlì, dove quest'ultimo aveva numerosi amici.

La mamma di Tiziana Cantone: 'E' stato un femminicidio virtuale'

Infine, Maria Teresa Giglio ha dichiarato che nonostante la figlia ad un certo punto avesse presentato ben tre denunce, nulla era stato fatto. Secondo l'intervistata, sebbene non mancasse la disponibilità degli inquirenti ed il lavoro da loro svolto fosse estremamente utile, alcune attività investigative si bloccavano a causa delle limitatezza dei mezzi a loro disposizione. Molti di questi siti web infatti, essendo registrati in altri paesi, renderebbero necessarie delle rogatorie che allungano i tempi a dismisura. La donna ha poi concluso che Tiziana non sarebbe morta per colpa del cyberbullismo, ma di un altro tipo di reato, che dovrebbe rientrare tra i femminicidi eseguiti attraverso il web.