E' successo a Bari: la famiglia di un ragazzino di 11 anni ha teso una trappola in casa propria al pedofilo che aveva tentato di compiere una violenza sessuale nei confronti del bambino. E' stato picchiato dall'intera famiglia del piccolo e il video, della durata di trenta minuti, è stato pubblicato su Facebook.
Il pubblico di Facebook li ha ringraziati
Un uomo di 25-26 anni ha adescato un bambino di 11 anni in rete, concordando con lui delle prestazioni sessuali; la madre ovviamente è intervenuta e insieme a tutta la famiglia ha organizzato un incontro a casa con il pedofilo, fingendo che dietro allo schermo a parlare fosse il bambino.
Appena è arrivato nell'abitazione l'uomo è stato accolto dall'intera famiglia a suon di ceffoni e pugni, poi ha confessato attraverso un video su Facebook, su richiesta della famiglia, cosa voleva fare con il ragazzino. Una giustizia che è stata fatta dai famigliari al bambino, che fortunatamente è riuscito a scampare dalle grinfie di questa orribile depravata persona.
L'uomo è stato picchiato nel video per circa trenta minuti e ha mostrato i documenti d'identità nel video, che poi è stato pubblicato proprio volutamente dalla famiglia su Facebook, in maniera tale che tutti potessero sapere chi aveva tentato di avere un rapporto sessuale con un ragazzino.
Dopo il pestaggio hanno chiamato la Polizia
Dopo aver pestato l'uomo per trenta minuti e averlo fatto confessare nel video, la famiglia del bimbo ha chiamato la Polizia per far arrestare l'uomo; attualmente la Polizia di Bari sta indagando sulla vicenda per verificare l'autenticità del video e il susseguirsi dei fatti.
L'episodio è avvenuto domenica presso il quartiere Libertà, al centro di Bari; la trappola al pedofilo è stata tesa dalla madre del ragazzino che fortunatamente ha parlato subito con i suoi genitori della richiesta che gli era stata fatta dall'uomo.
L'uomo, di età compresa tra i 25 e i 26 anni, ha confessato nel video dopo il pestaggio l'intento che aveva, ovvero compiere una violenza sessuale nei confronti del piccolo.
Le Forze dell'Ordine sono subito intervenute a seguito della chiamata dei parenti alla polizia e hanno portato via l'uomo, visibilmente pestato.
Ora le forze di polizia stanno cercando di capire la ricostruzione dei fatti e se davvero è andato tutto come raccontato dai genitori del bambino; il video è ancora pubblico in rete e visibile a tutti su Facebook. Il pedofilo andrà in carcere o resterà a piede libero?