La notizia nuda e cruda risulta spaventosa così come scritta in due righe. Ma se aggiungiamo i particolari che si stanno rivelando ora per ora, la cosa diventa agghiacciante.
Mariam Moustafa una giovane di belle speranze
Mariam Moustafa nasce a Roma da genitori egiziani: precisamente Mariam viene da Ostia, il mare di Roma. La ragazza ama la sua Ostia, il suo mare, la vita che conduce in questa ridente cittadina.
Il papà è un pizzaiolo che ha altri due figli. La vita è dura, sicuramente con pochi mezzi a disposizione, ma scorre serena. Il padre di Mariam, dopo aver lasciato l'Italia per andare in Egitto, decide di spostare la famiglia in Inghilterra. Ha una figlia intelligente e brillante che vuole diventare ingegnere. Ha soli 18 anni ma idee molto chiare in testa. Il padre vuole di più per lei: vuole offrirle il massimo. Dopo Ostia, dopo il Cairo, Mariam andrà al Nottingham College per studiare ingegneria con tutta la sua famiglia.
Mariam, così giovane e con alle spalle già tanti spostamenti, tanti nuovi inizi, ha voglia di crescere e di vivere.
In Inghilterra, in pieno centro di Nottingham, ad agosto ha problemi con delle bulle che picchiano lei e la sorellina Mallak di soli 15 anni. A Mariam viene spezzata una gamba, la sorellina “se la cava” con delle contusioni. A febbraio, sempre a Nottingham, Mariam subisce nuovamente un pestaggio violento e inaudito. Un ragazzo prova a intromettersi per aiutarla, così come l’autista del bus dove la ragazza era salita. Ma nulla da fare. Viene picchiata con cattiveria. Viene insultata. La cosa più grave è che l’ospedale dove la ragazza va subito dopo il pestaggio l’avrebbe rimandata a casa! Ricoverata nuovamente il giorno dopo, Mariam resta in coma in ospedale per tre settimane fino alla sua morte.
Una morte senza un perché, senza una logica.
Su Youtube è persino presente un video di 16 secondi in cui si vede la giovane colpita: nell’ultimo fotogramma il suo volto stupito mentre si tocca la testa. I familiari non hanno parole. La sorellina è disperata. La situazione è preoccupante anche per loro.
Inizialmente si pensa a uno scambio di persone: Mariam Moustafa viene chiamata dalla gang Black Rose. Questo il nickname su Instagram di una giovane che avrebbe preso di mira con scherzi vari il gruppetto. Black Rose è anche un insulto razzista. La procura sta ancora indagando sulle varie piste.
Perché così tanta violenza?
Noi ci chiediamo il perché di questo accanimento, cosa è successo in questi mesi tra agosto e febbraio?
Mariam aveva subito altre angherie e violenze? Tanti, troppi i responsabili per questa ennesima vittima dell’odio. Enorme la costernazione e il dolore.
Presunta colpa della malasanità inglese
Ora la procura di Roma sta indagando anche sulle responsabilità dell'ospedale di Nottingham dove Mariam era stata ricoverata: oltre a tutte le ferite, le contusioni, la giovane aveva una grave malformazione al cuore che non sarebbe dovuta essere trascurata.