Dopo ore di interrogatorio, Paolo Cugno ha ammesso di essere l'assassino della compagna Laura. La giovane donna, dopo essere stata accoltellata, era stata gettata in un pozzo a Canicattini Bagni, paese in provincia di Siracusa.
La confessione e il movente
Paolo Cugno, giovane bracciante agricolo, non ha più retto e dopo molte ore di interrogatorio ha deciso di confessare il delitto. Ha ammesso di aver ucciso la ventenne per gelosia.
Quella stessa donna che 8 mesi fa lo aveva reso padre di un bimbo. Ora l'uomo è in stato di fermo.
La vicenda
I due, Paolo e Laura, sabato scorso si sono allontanati dall'abitazione del padre di lei, lasciandogli il piccolo, mentre l'altra figlia era con la nonna paterna. L'uomo, non vedendoli tornare, aveva provato a contattarli telefonicamente, senza però ricevere nessuna risposta. Da lì la chiamata ai carabinieri con l'inizio delle ricerche, terminate purtroppo domenica mattina con il ritrovamento del corpo in un pozzo artesiano. Cugno, dopo aver accoltellato la compagna l'aveva gettata nel pozzo nella speranza di far sparire la prova del suo macabro gesto.
Un tentativo vano, tant'è che l'uomo è risultato essere il primo iniziato sin dal principio. Portato in caserma domenica mattina, ha confessato solamente ieri sera il cruento assassinio. Un epilogo terribile per una coppia che era in crisi da tempo, proprio per l'eccessiva gelosia dell'uomo nei confronti di Laura.
Il post su Facebook
Tutti quanti sapevano dell'amore turbolento della coppia, un'amore un po' 'litigarello', come tanti altri. La sofferenza interiore di Laura però si rifletteva sul suo profilo Facebook, dove un post in particolare raccontava il suo travaglio interiore "Prima di giudicare la mia vita prova a mettere le mie scarpe". Una vita, quella della giovane Laura, costellata dalla sofferenza e dalle difficoltà.
Una ragazza abbandonata dalla madre in tenera età e cresciuta dal padre.
Le parole della sindaca
La stessa sindaca Marilena Miceli parla di una "ragazza sfortunata ma dolcissima". Il primo cittadino ha anche detto di aver visto Laura, con l'assistente sociale, solo pochi giorni prima, nessun presagio negativo. "Sapevamo di un rapporto un po' tumultuoso, come quello di tanti altri adolescenti, ma non potevamo immaginare finisse così". "Laura era serena" ha proseguito la Miceli "e se avesse avuto qualche problema ce l'ho avrebbe detto sicuramente. Non c'è mai stata nessuna denuncia".