Ci troviamo in Belgio, dove un automobilista si è ritrovato a reggere in mano una multa per eccesso di velocità. Inizialmente sembrava trattarsi di una semplice multa recapitata direttamente all'indirizzo dell'abitazione dell'uomo, ma al suo interno qualcosa non quadrava: stampata nero su bianco sul documento, era riportata una velocità rilevata pari a 696 Km/h (seicentonovantasei chilometri orari), impossibile da raggiungere perfino da automobili che montano motori Ferrari.
Il "pilota" decide quindi di rivolgersi alle autorità locali per chiedere maggiori spiegazioni e specificando che, come si può evincere dalle fotografie allegate nel documento, si trovava alla guida di una semplice Opel Astra.
Multato perché andava a 696 Km/h. ma come è possibile?
L'uomo, un automobilista belga di 32 anni, si è subito rivolto alle autorità competenti per chiedere spiegazioni in merito alla multa ricevuta ed ha presentato l'intero documento in cui erano raffigurate sia il modello della macchina "incriminata", una semplice Opel Astra come abbiamo già sottolineato, che la velocità rilevata dall'Autovelox, ben 696 Km/h su di un tratto di strada in cui il limite consentito era stabilito a 50 Km/h.
Il ragazzo avrebbe dunque superato il limite consentito di 646 Km/h, guidando una normalissima Opel il cui contachilometri indica una velocità massima raggiungibile di circa 220 km/h. Sullo stesso documento era ben visibile non solo la velocità rilevata, ma anche la velocità "corretta" che, secondo l'Autovelox, era di 654 chilometri orari, ridotta di appena quarantadue punti. Per riuscire a fare chiarezza sulla situazione è bastato un semplice controllo da parte della polizia locale ed è venuto fuori che la vettura condotta dall'uomo andava, in realtà, ad una velocità pari a 69,6 chilometri orari, dunque neanche una ventina di chilometri superiori al limite di velocità consentito su quel determinato tratto di strada.
Approfittando della situazione, il giovane ha scattato una foto alla multa e l'ha pubblicata sui social. Finita sulla pagina Facebook "Perles rares de Belgique", l'immagine è diventata subito virale collezionando oltre 4.500 condivisioni ed è stata commentata da migliaia di utenti. Una fotografia che, dal 2010, continua a far parlare della situazione e dell'efficenza degli autovelox, scatenando non poche polemiche sull'effettivo funzionamento della tecnologia per la rilevazione della velocità su strada.