Un ex moderatore di Facebook, Selena Scola, ha recentemente fatto causa alla società fondata da Mark Zuckerberg: l'impiegata, che soffre ora di traumi mentali e psicologici, accusa Facebook di non proteggere in maniera adeguata i propri dipendenti. I traumi ora sofferti da Scola sono stati infatti causati dalla visione di contenuti violenti e angoscianti condivisi dagli utenti del social network, di cui i moderatori di Facebook hanno il compito di bloccare la diffusione.

"Facebook sta ignorando il proprio dovere di garantire un posto di lavoro sicuro, e crea invece una porta girevole di dipendenti che sono irrimediabilmente traumatizzati da ciò che vedono sul lavoro" ha affermato Korey Nelson, l'avvocato di Selena Scola. L'avvocato ha poi proseguito spiegando come i moderatori di Facebook siano letteralmente "bombardati" di video e immagini contenenti scene di violenza. Le criticità che il lavoro di moderatore di Facebook presenta erano già stato messe in luce lo scorso maggio in un'inchiesta del Guardian, dove altri dipendenti denunciavano il peso psicologico che la continua visione di scene angoscianti poteva avere.

Il direttore delle comunicazioni aziendali di Facebook Bertie Thompson ha risposto che la compagnia fornisce la preparazione e il supporto psicologico necessari ai moderatori per affrontare serenamente il proprio lavoro.

Il lavoro di moderatore per Facebook

Facebook effettua del lavoro di controllo su ciò che gli utenti pubblicano sulla piattaforma, e le regole del social network fondato da Mark Zuckenberg prevedono la rimozione di contenuti che possono urtare la sensibilità dei propri utenti: scene di violenza, insulti, ecc. La compagnia ha affermato di disponere di intelligenze artificiali che cancellano gran parte di questi contenuti, ma ha anche spiegato come sia necessario l'intervento umano: quello, appunto, dei moderatori.

I moderatori che lavorano attualmente per Facebook sarebbero circa 7.500, e dovrebbero potersi occupare di post pubblicati in più di 50 lingue diverse.

Facebook ha affermato di compiere già al principio un'accurata selezione delle persone giudicate capaci di affrontare le difficoltà che questo tipo di lavoro comporta. Il social network ha inoltre spiegato in passato quali siano le misure che la società adotta per preparare al meglio i moderatori e sostenerli durante il loro compito. Facebook prevede un primo periodo di apprendimento, dove viene spiegato il lavoro ai futuri moderatori e viene indicato loro come chiedere un supporto psicologico. Segue un periodo di pratica, dove i futuri moderatori sono affiancati da un istruttore. Infine i moderatori iniziano a lavorare in autonomia, ma possono sempre chiedere del supporto psicologico o l'aiuto di un istruttore.