L'ennesima grave vicenda di violenza nei confronti di persone anziane si è consumata a Perth, capitale dell'Australia Occidentale, dove una signora di ben novantadue anni veniva picchiata, maltrattata e costretta a stare nel suo letto senza potersi muovere dalle infermiere che in realtà avrebbero dovuto prendersi cura del suo stato di salute. Questo, come si vedrà anche nel video pubblicato più in basso, è quanto l'anziana signora è stata costretta a subire all'interno di una casa di riposo. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Messaggero, la nonnina si trovava all'interno di quella struttura, in quanto ricoverata a causa della sua demenza e, non potendo stare nella sua abitazione da sola, i familiari avevano deciso di portarla in una struttura apparentemente adeguata che potesse prendersi cura di lei.

Il video testimonia le violenze subite dalla donna novantaduenne

Quella scelta, però, si è rivelata decisamente errata, perché le cose sono andate in maniera diversa ma, nonostante il video che testimonia i gravi maltrattamenti perpetrati nei confronti della novantaduenne, le infermiere sono state tutte assolte e scagionate perché ritenute non colpevoli dal giudice. All'interno del filmato, pubblicato dalla pagina Facebook di ABC Landline, si può vedere benissimo come la signora veniva tenuta con la forza a letto da due signore dello staff della casa di riposo, tirata dalla testa e messa in posizione supina. Pare che le immagini siano state registrate dal nipote dell'anziana donna, che si era insospettito a seguito della rottura di una gamba che la signora aveva riportato.

Nonostante i tentativi da parte della novantaduenne di opporsi a quei trattamenti indecorosi da parte delle infermiere e un viso visibilmente sofferente, le due donne non mostrano alcun segno di ripensamento e continuano nei loro comportamenti inadeguati. Un video che rappresenta una prova schiacciante e che ha potuto fare partire la denuncia, dando il via alle indagini da parte degli addetti ai lavori.

Al processo conclusivo, però, la sorpresa che i parenti della vittima non si sarebbero aspettati: il giudice ha stabilito che le azioni delle operatrici sanitarie non violavano la legge, spiegando che la patologia di cui la signora soffre la porta ad essere poco collaborativa e di conseguenza utilizzare dei metodi 'più decisi' è giustificabile.

Il video pubblicato dalla pagina Facebook ABC Landline