La vicenda è accaduta negli Stati Uniti, nello Stato del Michigan, dove una bambina di appena quattro anni è stata brutalmente torturata e uccisa dalla madre per la semplice colpa di essersi fatta la pipì addosso. Secondo quanto riportato dagli inquirenti e dai media locali, la madre della piccola, incitata dal proprio compagno, avrebbe torturato per giorni interi la bambina, arrivando addirittura ad immergerla in una vasca piena di acqua bollente.

Le ferite riportate e le ustioni hanno causato la morte della bambina. Una morte lenta e dolorosa solo perché non era riuscita a controllare la sua vescica.

Torturata nell'acqua bollente

Dopo il brutale omicidio, la madre e il patrigno della piccola vittima hanno cercato in tutti i modi di sbarazzarsi delle prove di quanto avvenuto all'interno dell'abitazione. Tentativi che non hanno salvato Candice Diaz, questo è il nome della madre-assassina, e il compagno Brad Fields dalla cattura in Georgia dopo una fuga di alcune settimane. La donna è stata fermata e ha confessato il terribile omicidio. La bambina era stata immersa nell'acqua bollente per ben tre giorni di seguito, senza che nessuno si preoccupasse di curare poi le ustioni.

L'ultimo giorno, quando le ferite erano diventate ingestibili e troppo doloranti, la coppia ha chiamato polizia e ambulanza. All'interno dell'appartamento sono stati ritrovati lembi di pelle e un dito della piccola vittima, gettati all'interno del gabinetto.

Una coppia con patologie mentali

Secondo quanto riportato dai media locali, entrambi i partner soffrivano di patologie mentali che impedivano loro di restare lucidi. A confermarlo sarebbero state le armi, la droga e gli escrementi di animali rinvenuti all'interno dell'abitazione in cui si è consumata la terribile vicenda. La piccola, dopo avere ricevuto le primissime cure direttamente sul luogo, è stata trasportata urgentemente al Saint Joseph Mercy Hospital di Ypsilanti in gravissime condizioni.

Lì è deceduta qualche giorno dopo il ricovero. Inutili sono stati i tentativi di tenerla aggrappata alla vita: le ferite riportate da quelle terribili torture erano troppo gravi. Come riporta The Detroit News, il corpo della bambina ha mostrato segni di violenza precedenti a quelli della vicenda. Così il patrigno è stato condannato all'ergastolo per omicidio, pedofilia e violenza su minore, mentre la madre è riuscita a patteggiare, evitando così il carcere a vita.