Nessun sopravvissuto. E’ questo il tragico epilogo dopo l’incidente aereo avvenuto nel territorio etiope questa mattina. Il volo dell’Ethiopian Airlines, con dentro 157 persone tra passeggeri e personale di bordo, era da poco partito da Addis Abeba in direzione di Nairobi.
Le vittime
Nello schianto sarebbero rimasti coinvolti 32 cittadini kenyani, 9 etiopi, 18 canadesi, 8 provenienti dalla Cina, dagli Usa e dall'Italia.
Sette francesi e inglesi, 6 dall'Egitto, 5 olandesi e 4 da India e Slovacchia.
Tra gli italiani ci sarebbero anche il noto archeologo siciliano, nonché assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia, Sebastiano Tusa, sua moglie e tre volontari che fanno parte della onlus Africa Tremila, con sede a Bergamo. La loro identità non è stata ancora resa nota, visto che le famiglie non sono state ancora informate. Si tratterebbe però di un commercialista residente a Bergamo e di una coppia di Arezzo.
Il Boing 737 partito da Addis Abeba e diretto a Nairobi
Il Boing 737 è caduto circa 6 minuti dopo aver decollato nella capitale dell’Etiopia intorno alle 8,45 ora locale.
In un primo momento i soccorsi speravano in qualche superstite, ma poco dopo è arrivata la conferma che nessuno è sopravvissuto.
Sono iniziate subito le indagini per capire cosa sia successo, ma né la causa né la posizione esatta dello schianto sono state ancora confermate. Secondo le prime indiscrezioni diffuse dalla compagnia aerea, l’aereo sarebbe precipitato nella zona di Bishoftu.
Il CEO dell'Ethiopian Airlines Tewolde Gebremariam ha dichiarato, durante la conferenza stampa, che l’aereo aveva avuto prima di partire una sosta di oltre tre ore, dopo essere arrivato in Sudafrica e che il velivolo era arrivato e ripartito senza alcun problema. Ma secondo quanto ha detto Gebremariam il pilota dell’aereo si sarebbe accorto che c’era qualcosa che non andava, tanto da chiedere dei controlli che all’apparenza avevano risolto ogni sua perplessità.
Sono già in molti a fare delle ipotesi sul perché sia avvenuto questo disastro aereo: fra questi il sito specializzato 'Flightradar24' ha scritto che dopo il decollo da Addis Abeba il Boeing avrebbe avuto una velocità verticale instabile.
Il Primo Ministro etiope ha subito espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e la compagnia aerea ha abilitato un numero di emergenza a supporto di coloro che vogliono avere maggiori informazioni, pubblicandolo su tutti i propri canali social ufficiali.