Nella Fase 2 della pandemia da Sars-CoV-2 l’uso delle mascherine potrebbe diventare un obbligo con relative sanzioni per chi trasgredisce. Questo è quello che ha auspicato ieri, 20 aprile, il Presidente dell’Emilia- Romagna Stefano Bonaccini in collegamento con RaiNews24. “Se le mascherine sono un mezzo anti-contagio, allora che il loro uso diventi un obbligo con relativa sanzione per chi trasgredisce”.

Dello stesso avviso anche la Regione Lombardia, che con una nota diffusa nei giorni scorsi ha fatto sapere che chiederà al governo, ora al lavoro per stabilire le linee guida necessarie per la Fase 2, di riprendere le attività produttive il 4 maggio, rispettando però le quattro ‘D’ come misure di prevenzione: ‘distanza’, cioè un metro tra le persone; dispositivi di protezione, quindi obbligo di mascherine per tutti; digitalizzazione e smart working per le aziende che possano garantire un'organizzazione del lavoro agile; diagnosi, perché dal 21 aprile potrebbe prendere il via una compagna di test sierologici che saranno condotti inizialmente dal San Matteo di Pavia.

Cosa propone il Piemonte

Come la Lombardia, anche il Piemonte si è mosso per fare in modo che l’uso della mascherina diventi obbligatorio. La Regione ha infatti deciso di destinare 6 milioni di euro per il 2020 all'acquisto e alla distribuzione di mascherine per tutta la popolazione piemontese. In tutto sono state acquistate 5 milioni di mascherine lavabili che possono essere riutilizzate per ben 10 volte. Tale operazione è stata possibile grazie anche alle donazioni ricevute dalla regione Piemonte sul conto corrente attivato per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Per definire le migliori modalità di distribuzione si è avviato un dialogo con Poste Italiane e le associazioni la cui attività è riferibile agli enti locali.

Ma saranno proprio i Comuni affiancati dalla Protezione Civile i referenti principali per la distribuzione delle mascherine che partirà il 25 aprile, per poi concludersi nei primi giorni di maggio: ”Prima di rendere le mascherine obbligatorie, è fondamentale garantirle a tutti”, ha dichiarato il Presidente Alberto Cirio insieme agli assessori Marco Gabusi e Luigi Icardi.

Il tweet di Burioni sulle mascherine

Sempre in riferimento alla Fase 2 si era espresso negli scorsi giorni anche il virologo Roberto Burioni che in un tweet aveva proposto il ritorno alla normalità ma con le mascherine per tutti. “Perché - spiega il virologo - il virus è molto più contagioso del previsto e perché viene diffuso anche da persone asintomatiche”.

Il tweet, datato 15 aprile, ha ricevuto moltissimi like e commenti, ma resta il problema dell’approvvigionamento di questo tipo di dispositivi. Per le famiglie il loro acquisto potrebbe rappresentare un costo notevole, per questo molti Comuni si sono attivati per reperire e distribuire gratuitamente le mascherine sul territorio. Non sarà facile trovarle anche perchè moltissime farmacie ne sono ancora prive: “Sarà possibile avere un miliardo di mascherine al mese? Penso però che non sia indispensabile averla se vai in strada o in bicicletta, di fatti potrebbe aprirsi una pericolosa caccia all’untore” ha dichiarato al riguardo il Sottosegretario alla Salute Sandra Zampa.

Qualora si optasse per l'obbligatorietà nell'uso della mascherina si tornerebbe di fatto indietro nel tempo, quando il dispositivo di protezione personale fu molto usato nel corso dell'epidemia di spagnola scoppiata al termine della prima guerra mondiale.