Domenico Tallini, presidente del Consiglio regionale della Calabria, è stato arrestato e si trova attualmente agli arresti domiciliari. L’accusa è quella di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso. L’indagine che lo riguarda avrebbe portato alla luce i suoi rapporti con il clan di ‘ndrangheta Grande Aracri di Cutro (Kr). L’indagine è della Procura di Catanzaro.

Cosa verrebbe addebitato a Domenico Tallini

Secondo le indagini svolte, i rapporti di Tallini con la famiglia Grande Aracri riguarderebbero soprattutto la costituzione del Consorzio Farma Italia e della società Framaeko srl che operano nel settore della commercializzazione dei farmaci da banco.

Durante il governo della giunta Scopelliti, in qualità di assessore regionale al Personale, l’attuale presidente del Consiglio regionale si sarebbe adoperato per velocizzare l’iter di costituzione del Consorzio Farma Italia e della società Framaeko. In cambio, secondo i magistrati, lo stesso avrebbe chiesto l’assunzione del figlio Giuseppe. Inoltre, l’accordo con i Grande Aracri gli avrebbe consentito di ottenere l’appoggio della famiglia di ‘ndrangheta in occasione delle elezioni del 2014. A Tallini viene inoltre contestato che, nel momento in cui avvenivano i fatti oggetto d’indagine, egli avrebbe fornito un contributo concreto e in modo volontario per il rafforzamento delle capacità operative dell’associazione.

Allo stesso modo, sarebbe stato consapevole dei metodi messi in atto dalla famiglia Aracri e dei fini da essa perseguiti. Questo è quanto scrivono i magistrati della direzione distrettuale di Catanzaro.

Tra gli arrestati un altro nome eccellente

L’indagine che ha visto protagonista Domenico Tallini, 68 anni, conosciuto come Mimmo ed esponente di Forza Italia, ha portato all’arresto di 19 persone nell’ambito dell’inchiesta denominata "Farmabusiness".

Tra gli arrestati c’è anche un altro nome eccellente: quello di Paolo De Sole, commercialista romano di 46 anni, figlio del primario del laboratorio di analisi del policlinico Gemelli di Roma. L’imponente operazione anti-‘ndrangheta è stata condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro, mentre la Regione Calabria si trova a fare i conti con una situazione sanitaria difficile.

In poco più di una settimana, infatti, si è assistito all’avvicendamento di tre commissari alla sanità regionale, nell’attesa che si concretizzino in poco tempo gli interventi necessari per contrastare gli effetti della pandemia da coronavirus.