A Villacidro nel sud della Sardegna, ieri lunedì 20 aprile, una donna di 63 anni Maria Teresa Lampis ha perso la vita per un boccone di cibo andatole di traverso accidentalmente. La donna stava pranzando presso la sua abitazione al momento della tragedia, avvenuta poco prima delle 13:00, ma non è ancora chiaro se insieme a lei fossero presenti i suoi familiari o altre persone.

L'allarme è scattato subito dopo l'incidente, purtroppo fatale per la sessantatreenne. Sul posto sono arrivati tempestivamente i carabinieri, bloccati da un passante mentre la pattuglia transitava nella zona. I soccorsi del 118, arrivati presso il luogo della vicenda con due equipaggi, hanno cercato di rianimare la donna, ma i tentativi sono risultati vani, così non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso.

I dettagli della sciagura

La sessantatreenne Maria Teresa Lampis è morta per soffocamento, a causa di un boccone di cibo andatole di traverso mentre stava pranzando nella sua abitazione in Via San Gavino a Villacidro.

La donna, pensionata, era molto conosciuta presso il comune della cittadina e la sua morte improvvisa ha lasciato tutti gli abitanti notevolmente sconvolti e turbati per la triste sciagura. L'intervento dei carabinieri e dell'ambulanza è stato immediato, ma ormai inutile: le forze dell'ordine hanno spiegato che una volta arrivati nell'abitazione di Via San Gavino, purtroppo la donna aveva già perso conoscenza e il suo cuore aveva smesso di battere.

Le indagini

Tuttora sono in corso le indagini della Procura di Villacidro, intanto gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica della tragedia, soprattutto per scoprire se la donna al momento dell'incidente in casa era da sola o in compagnia di qualche familiare o conoscente.

Purtroppo non è il primo caso di decesso per soffocamento da cibo accaduto negli ultimi tempi in Italia: a Montecatini Terme il 19 febbraio scorso, un uomo di 36 anni Roberto Posillico è rimasto vittima di soffocamento, mentre stava cenando al ristorante, per un boccone andatogli di traverso, forse di carne. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno fatto di tutto per salvare la vita di Roberto e inizialmente sono riusciti a sbloccare l'ostruzione respiratoria, ma a causa della mancanza di ossigeno, durata troppo tempo, l'uomo è andato in coma poco dopo. In seguito Roberto è stato trasferito all'ospedale di Pescia e ricoverato in terapia intensiva, ma nei giorni successivi i medici hanno dichiarato la morte celebrale e purtroppo non c'è stato nulla da fare per poter salvare la vita del trentaseienne.