Torna a tremare la terra in Calabria. Come riferito dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma (INGV), un terremoto di magnitudo ML 2.9 è stato registrato nella a 5 km a nord di Albi, in provincia di Catanzaro nella mattinata di domenica 20 ottobre 2024 alle ore 9:45. Il sisma è stato avvertito dalla popolazione, ma non ha arrecato danni a cose o persone.

Terremoto nel catanzarese

Nessun danno ma tanta paura, è questo il risultato della scossa di Terremoto di magnitudo ML 2.9 che è stata avvertita dalla popolazione e registrata dai sismografi dell'INGV di Roma nella mattinata del 20 ottobre 2024.

Interessata la provincia catanzarese, con riferimento al territorio posto a 5 km a nord del comune di Albi, una zona abitata da meno di mille abitanti. Il sisma ha fatto registrare coordinate geografiche (lat, lon) 39.0740, 16.5880 a una profondità di 6 km.

Altri scosse registrate nei mesi precedenti in Calabria

La scossa registrata nella mattinata del 20 ottobre 2024 è solo l'ultima di una lunga serie nel territorio calabrese. Tenendo conto solamente di quelle con magnitudo superiore a ML 3.0, nella giornata dal 12 agosto un sisma magnitudo ML 3.7 era stato registrato nel territorio comunale di Cirò, in provincia di Crotone.

Il 2 agosto un terremoto di magnitudo ML 4.9 era stato registrato in provincia di Cosenza, con ipocentro a una profondità di 21 km.

Il 31 luglio una scossa di magnitudo ML 3.3 invece era stata avvertita in mattinata a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro.

Eventi sismici come questi ricordano l'importanza di avere piani di emergenza, soprattutto in aree sismicamente attive come la Calabria.

Terremoto, Calabria esposta agli eventi sismici

La Calabria si conferma dunque come una regione esposta frequentemente a eventi sismici.

Il territorio è infatti tra quelli più soggetti a questo genere di fenomeni, anche se nel recente passato nessuno ha causato vittime.

L'ultima scossa importante che ha portato a morti e danni ingenti agli edifici è avvenuta oltre un secolo fa, il 28 dicembre 1908, e venne registrata tra Messina e Reggio Calabria, una scossa di magnitudo ML 7.2.

Le conseguenze furono disastrose: tra le 80.000 e le 100.000 persone persero la vita, e gran parte delle due città fu ridotta in macerie. Tale evento fu di una portata tale che evidenziò la necessità di misure di prevenzione e di costruire di edifici più sicuri.