Manuel Winston Reyes presto tornerà a essere un uomo libero. Il killer della contessa Alberica Filo Della Torre, infatti, lunedì 11 ottobre lascerà il carcere a soli 10 anni dalla condanna e a poco più di 30 dal delitto, avvenuto il 10 luglio 1991 all'Olgiata, zona residenziale a nord di Roma. Manfredi Filo Della Torre, figlio della contessa, sottolineando che l'assassino non si è mai pentito, ha così commentato la notizia di cronaca nera: "È aberrante sapere che per un omicidio si scontano solamente 10 anni".
Presto libero il killer dell'Olgiata
Manuel Winston Reyes, il maggiordomo di origine filippina condannato per l'uccisione della contessa 42enne Alberica Filo Della Torre, nei prossimi giorni chiuderà il suo debito con la giustizia e dalla prossima settimana sarà un uomo libero.
In un primo momento, come il più classico dei gialli, le attenzioni degli inquirenti si concentrarono, oltre che su un altro uomo vicino alla famiglia, proprio su Reyes, licenziato poco tempo prima dalla contessa. Tuttavia, sommarie analisi del Dna lo scagionarono e nel 1996 un primo filone dell'indagine si chiuse dopo una serie di piste investigative che si rivelarono completamente sbagliate.
Nel 2007, però in seguito a un'istanza di Pietro Mattei, il marito della contessa, le indagini vennero riaperte e vennero effettuati nuovi e più accurati accertamenti che riportarono Reyes nel radar degli inquirenti. Nel 2001 il cameriere filippino venne infatti incastrato da del Dna ritrovato su un lenzuolo utilizzato per coprire il capo sanguinante di Alberica Filo Della Torre. L'uomo, ormai braccato, confessò il delitto il primo aprile dello stesso anno e, pochi mesi più tardi, il 14 novembre, difeso dall'avvocato Nicodemo Gentile, venne condannato a 16 anni di reclusione. L'anno dopo, il 9 ottobre, la prima Corte d'assise d'Appello di Roma confermò la sentenza. Il domestico ha però potuto beneficiare di una serie di sconti che gli hanno ridotto la pena.
Il delitto dell'Olgiata
Il 10 luglio del 1991 Alberica Filo della Torre, 42 anni, sposata con il costruttore Pietro Mattei, si accingeva a festeggiare il decimo anniversario di matrimonio nella sua villa all'Olgiata. In casa fervevano i preparativi per il party che si sarebbe tenuto quella sera stessa e c'era un via vai di domestici e operai. Stando a quanto ricostruito da una delle cameriere, dopo colazione, intorno alle 8.45, la contessa si ritirava nella sua camera. Una mezz'oretta più tardi, la figlia della 42enne, accompagnata da una domestica, bussava alla porta della madre senza però ottenere risposta. In un primo momento, nessuno si preoccupava del silenzio della contessa. Tuttavia, verso le 11:00 del mattino, dopo aver recuperato una chiave di scorta, una cameriera entrava nella camera e trovava Alberica Filo della Torre esanime, sul pavimento.
Il figlio della contessa, Manfredi Filo Della Torre, all'epoca del delitto era solo un bambino. Nelle scorse ore, amareggiato, ha così commentato l'imminente messa in libertà dell'assassino della madre: "Comprendo il garantismo e le tutele, ma ricordo a tutti che Manuel Winston Reyes è un assassino che non si è mai pentito di ciò che ha fatto". Poi, ha ribadito che il domestico è stato individuato come unico responsabile solamente dopo 20 anni dal delitto grazie alla tenacia del papà. "È stato incastrato - ha aggiunto - solo in seguito alle indagini private di mio padre e se non ci fosse stato lui, mai sarebbe stato scoperto". "Devo dire - ha concluso - che provo un'amarezza profonda per un sistema che non è stato capace d'individuare il colpevole e di dargli la giusta pena".