"È di una tristezza abissale vedere la sua figura svilita in questo modo". Così, il 25 agosto, sul suo profilo YouTube, Silvia Zani, 27 anni, commentava un servizio dedicato alla madre, Laura Ziliani, realizzato dalla trasmissione Rai Estate in diretta. La giovane, lo scorso 24 settembre, è stata arrestata con il fidanzato Mirto e con la sorella minore Paola per l'omicidio dell'ex vigilessa 55enne originaria di Temù (Brescia). Gli inquirenti che si stanno occupando del caso di Cronaca Nera non escludono che quei commenti, carichi di sdegno, contro tv e giornali, potrebbero essere stati dei vani tentativi di depistare le indagini condotte dalla Procura di Brescia.
La figlia di Laura Ziliani e i post su YouTube
Laura Ziliani, scomparsa da Temù l'8 maggio scorso, è stata ritrovata senza vita l'8 agosto. Due delle tre figlie (la maggiore e la minore) e il fidanzato della più grande, sono attualmente detenuti con l'accusa di omicidio e di occultamento di cadavere della 55enne che, dopo essere rimasta vedova, si era trasferita a Brescia con la secondogenita.
Tra luglio e agosto, mentre la locale procura aveva in parte chiuso il cerchio delle indagini, Silvia, la primogenita, era solita commentare su YouTube alcuni servizi realizzati dalla trasmissione Estate in diretta. Il primo post risale, come ricostruito da diverse testate giornalistiche, al 22 luglio (quattro giorni dopo la sua iscrizione al canale).
In quell'occasione, la ragazza ha affermato: “Questa storia è davvero assurda". Poi, sottolineando che le indagini in corso stavano "uccidendo" lei e la sua famiglia aveva criticato il lavoro dei cronisti che, negli ultimi mesi, avevano seguito il caso. "Tutte le bugie - aveva puntualizzato - le ipotesi tendenziose, le vostre inesattezze e il vostro qualunquismo ci stanno uccidendo".
Laura Ziliani forse uccisa per questioni patrimoniali
Un mese più tardi, il 20 agosto, la trasmissione Rai è tornata nuovamente sul giallo di Temù, azzardando l'ipotesi che Laura Ziliani potesse essere stata narcotizzata con una tisana. "Fake news" aveva subito tuonato Silvia. "Capisco che non tutti vogliano parlare - aveva continuato - tuttavia inventarsi delle sciocchezze per stravolgere la realtà fa male".
Pochi giorni più tardi, il 25 agosto, la 27enne sostenendo che la madre, intelligente e forte, non assomigliasse alla donna dipinta dai media: "È di una tristezza abissale vedere la figura di Laura svilita in questo modo".
Martedì 28 settembre Silvia, con il fidanzato Mirto e la sorella minore Paola, è comparsa davanti al giudice per le indagini preliminari Alessandra Sabatucci. Tuttavia, tutti e tre, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Al momento non ci sono certezze sul movente del delitto. Gli inquirenti però, da quanto si è appreso, sembrerebbero propendere per la pista patrimoniale. Laura Ziliani, pur lavorando come impiegata amministrativa presso il Comune di Roncadelle (Brescia), poteva contare anche su cospicue entrate ottenute dall'affitto di diversi appartamenti che aveva di proprietà.