Giovedì 17 novembre in due dei diversi luoghi del quartiere Prati di Roma sono state rinvenute tre donne senza vita: sui loro copri evidenti colpi di un'arma da taglio. Si tratta di due donne asiatiche, cittadine cinesi, entrambe di circa 40 anni, e di una donna transessuale sudamericana, di nazionalità colombiana, di 65 anni, rinvenuta a 550 metri dai primi cadaveri.
I femminicidi sono avvenuti in pieno giorno.
Gli inquirenti ipotizzano che il primo sia stato consumato tra le 10 e le 11 del mattino, quando è stato ritrovato il corpo svestito e senza vita di una ragazza cinese, al primo piano di uno stabile di via Augusto Riboty 28. Seguendo le tracce di sangue lasciate lungo le scale, è stato possibile scoprire l'altro corpo di una seconda cittadina cinese, anch'essa senza vita.
Dagli elementi raccolti si ipotizza che il duplice omicidio possa essersi consumato in due momenti diversi anche se concomitanti e che la donna rinvenuta sul pianerottolo potesse essere stata raggiunta dal suo aggressore, nel vano tentativo di sfuggire alla morte.
Nel giro di qualche ora, è stato scoperto un terzo corpo, a circa 550 metri di distanza, in via Durazzo 38: si tratta di una 65enne colombiana.
Le tre donne facevano le prostitute.
Le indagini sono in corso e per ora non viene scartata alcuna ipotesi
Fin da subito, dai primi rilievi e riscontri negli appartamenti, è parso chiaro che si potesse trattare della stessa mano e che l'aggressore potesse essere un conoscente o un cliente. Con il passare delle ore, le indagini si sono concentrate nell'acquisizione dei tabulati telefonici, delle immagini di sorveglianza delle molte videocamere di sicurezza sia pubbliche che private presenti nella zona.
Unica cosa accertata per il momento è che in uno degli scenari del crimine era attesa una persona, forse un cliente di una escort, che gli inquirenti stanno cercando di rintracciare. Anche se le piste sono ancora aperte, gli investigatori sono concentrati sulla professione delle tre donne.
Non si esclude una risoluzione in tempi brevi, anche in considerazione del fatto che potrebbe essere determinante un altro elemento sostanziale, ovvero la comparazione dei risultati derivanti dalla triangolazione delle celle telefoniche, che potrebbe evidenziare numeri di utenti che si erano presenti su entrambi i luoghi scenari dei delitti.
Nota della redazione del 18/11/2022: Questo articolo è stato aggiornato il 18 novembre perché in una prima versione, affidandoci alle notizie di stampa, avevamo definito "donna trans" la donna sudamericana uccisa a Roma. Questo dettaglio è stato smentito: si tratta di una persona nata donna. Ci scusiamo per il disguido.
Nota della redazione del 22/11/2022: Diversamente da quanto riportato nella precedente nota, possiamo confermare che la donna sudamericana uccisa a Roma fosse effettivamente una donna trans. Di nuovo, ci scusiamo per il disguido.