Dopo l'attentato avvenuto al mercatino di Natale di Magdeburgo, in Germania, anche l'Italia ha deciso di incrementare in modo significativo i livelli di sicurezza per tutelare i cittadini durante le festività natalizie.

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha tenuto nelle scorse ore una riunione al Viminale per discutere le misure necessarie.

L'attentato di Magdeburgo fa innalzare le misure di sicurezza in tutta Europa

L'attentato di Magdeburgo, avvenuto nel tardo pomeriggio di venerdì 20 dicembre 2024, ha visto un uomo alla guida di un SUV travolgere la folla radunata attorno alle bancarelle di Natale. Questo ha causato almeno cinque vittime e oltre 200 feriti.

Le motivazioni dell'attentatore sono ancora oggetto di indagine. Tuttavia, il fatto ha evidenziato la vulnerabilità degli spazi pubblici durante i periodi di grande affluenza, come le festività natalizie. L'impatto emotivo di quanto accaduto e psicologico si è esteso ben oltre i confini della Germania, in tutta Europa, e ha portato quindi anche l'Italia a rivedere e rafforzare le proprie misure di sicurezza.

Si alzano le misure di sicurezza per gli eventi in piazza anche in Italia

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha annunciato un rafforzamento delle misure di sicurezza nelle principali città italiane. Particolare attenzione sarà rivolta agli eventi in piazza, come i mercatini di Natale, le processioni e le cerimonie religiose. Le forze dell'ordine saranno presenti in gran numero nei luoghi maggiormente affollati, utilizzando all'occorrenza anche dissuasori mobili e barriere Jersey per proteggere i cittadini.

Nel corso della riunione convocata ieri pomeriggio al Viminale per esaminare i profili della minaccia dopo l'attentato di Magdeburgo, il Ministro dell'interno ha sottolineato l'importanza di mantenere la calma e di non farsi prendere dal panico.

La preoccupazione degli apparati è il rischio emulazione e l'attivazione di un "lupo solitario", in assenza di evidenze di pianificazioni ostili contro obiettivi sul territorio italiano, non solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri.

Al fine di garantire la sicurezza, le autorità italiane stanno lavorando a stretto contatto con le controparti europee, anche in vista dell'imminente inizio del Giubileo a Roma, fissati per questo martedì 24 dicembre e che poi durerà per tutto l'anno 2025.