Si avvicina un doloroso anniversario: nella giornata del 27 gennaio, infatti, il mondo intero si ferma per "celebrare" una drammatica pagina di storia, eredità pesante lasciata da quella che si autodefinisce "società civilizzata".

La Giornata della Memoria, che ricorda a vecchie e nuove generazioni l' orrore della Shoah - lo sterminio, da parte dei Nazisti, di oltre sei milioni di ebrei e "minoranze" ( omosessuali, donne, bambini, ecc.

) - dovrebbe mettere di fronte il popolo occidentale alle proprie empietà, ad una pagina di inciviltà, barbarie e violenza da fare impallidire persino il più malvagio uomo presente sulla faccia della Terra.

Si, dovrebbe essere così: in realtà, il ricordo dello sterminio avvenuto nei campi di concentramento sparsi in tutta Europa diventa un' occasione comoda per fare ammenda in un unico giorno (il 27 gennaio,appunto), tralasciando la vigilia, il giorno successivo e quelli a venire.

E mentre web e Televisione "snocciolano" al grande pubblico documentari choc, film rivelazione e scomodi biopic, contornati da hashtag a tema e omaggi rimbalzanti da Youtube fino a Facebook, i soliti idioti - che nulla hanno a che fare con il filone trash-comico reso famoso da una coppia celebre di conduttori di MTV - si danno da fare con episodi di inciviltà e violenza "sottile" (ma non per questo, meno odiosa), contornati da teste di maiali ed oltraggi a "simboli" della lotta all' antisemitismo.

Siccome "The show must go on", concentriamoci sulla programmazione televisiva dedicata proprio alla Shoah. Da segnalare l'encomiabile iniziativa della rete di Cairo, La7, che dal primo pomeriggio di oggi - domenica 26 gennaio - porta sul piccolo schermo capolavori del Cinema storico come "L' ultimo treno" di Yurek Bogayevicz ( con il grande Willem Dafoe ), "La chiave di Sara" del francese Gilles Paquet-Brenner e, in tarda nottata, "Il settimo sigillo" del grande Ingmar Bergman.

Sempre nella giornata di oggi, Rai 5 ha proposto due docufilm di notevole rilevanza storica: "La pianista bambina", co-produzione italo-americana diretta da Flaminia Lubin e "Segni di pace ad Auschwitz in un giorno di sole", prodotto da Rai Cinema e realizzato da Roberto Olla e Mario Marazziti.

Nella giornata evento, ovvero lunedì 27 gennaio, si alterneranno tra i vari canali televisivi documentari e pellicole da Oscar.

Immancabile il kolossal "Schindler's List", capolavoro firmato Steven Spielberg datato 1993, da sempre il capostipite del filone drammatico-storico legato agli orrori della Shoah. Il film sarà trasmesso in prima serata sul canale del Digitale Terrestre Iris, mentre Mediaset Premium Cinema Emotion proporrà un altro grande lavoro del regista di "E.T.", che mostra un' inedita faccia del Giappone, anch' essa sede di disumani lager nel corso del Secondo Conflitto Mondiale: "L' Impero del sole".

Non dimentichiamo altre due "declinazioni filmiche" al tema Olocausto: "Il pianista" del grande Roman Polanski e "Conspiracy-Le origini della Shoah" ( meno famoso dell' opera di Polanski, ma sempre di sicuro effetto ), nel quale il regista Frank Pierson dirige tre mostri sacri del cinema hollywoodiano: Stanley Tucci, Kenneth Branagh e Colin Firth.

Il menu a tema sembra essere molto ricco, insomma: riusciranno web e televisione ad assurgere al ruolo di educatori delle nuove generazioni? I giovani riusciranno davvero a commuoversi, empatizzare, prendere coscienza riguardo ad una pagina di storia così dolorosa, così delicata come quella legata all' Olocausto?