In poco più di tre giorni, Sopravvissuto sta già scalzando film come Everest e Inside Out dalla vetta delle classifiche degli incassi dell'ultimo fine settimana, il primo nel quale è stata trasmessa la nuova pellicola di Ridley Scott (Il Gladiatore, Hannibal ed Exodus fra gli altri). Si tratta di una precisa celebrazione della scienza e in particolare dell'intelletto umano.
Matt Damon, che in Interstellar aveva recitato solo una minima parte "da cattivo" vestendo la tuta di un astronauta, torna al Cinema da protagonista in un film che lo pone al centro della storia ma senza ergerlo ad eroe. Mark Watney, infatti, è un botanico finito su Marte per studiare la composizione del terreno, ma quando viene colpito da una lamiera durante una fortissima tempesta di sabbia, viene dato per spacciato dai propri compagni, che ripartono alla volta della Terra senza sapere che è ancora vivo. Il suo obiettivo sarà quello di sopravvivere in attesa che un'altra spedizione torni a prenderlo sul pianeta rosso.
Tratto dal romanzo di Andy Weir
Prima di arrivare al cinema, questo racconto è stato protagonista di una storia un po' particolare. Lo scrittore del romanzo, Andy Weir, non trovando qualcuno che glielo pubblicasse, tre anni fa decise di auto pubblicarselo online e di venderlo su Amazon alla modica cifra di 99 centesimi. In breve il libro vendette più di 35mila copie e quando divenne best seller arrivò una casa editrice che lo pubblicò in formato cartaceo. La bravura di Scott, accusato dalla Russia di aver rubato la sceneggiatura di una precedente pellicola mai finita sul grande schermo, è stata proprio quella di aver mantenuto sempre il filo conduttore della storia di Weir, lasciando spazio all'antieroe Matt Damon e non aggiungendo elementi di fantascienza ad un film che non cade mai nel ridicolo.
Grazie a un cast di tutto rispetto, che annovera gente del calibro di Jessica Chastain (già apprezzata in Interstellar), Chiwetel Ejiofor (l'attore di colore visto in 2012) e l'arcigno Jeff Daniels, il film ha tutte le carte in regola per ambire a diversi Oscar, senza dimenticare una colonna sonora fatta di successi pop degli anni Settanta e Ottanta, dagli Abba a Donna Summer, passando per David Bowie e Thelma Houston.